Farmaci beta -bloccanti e BPCO

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Quando si contrae la broncopneupmopatia cronica ostruttiva (BPCO) i medici solitamente non prescrivono farmaci beta –bloccanti per evitare che si verifichino eventi avversi a livello polmonare.
Malattia che insorge a causa di inalazioni di sostanze tossiche come il fumo di sigaretta prolungato o amianto, molte volte non viene subito riscontrata, pensando si tratti soltanto di asma.
Può portare, se non curata correttamente a mesotelioma o ad asbestosi ed quindi molto importante eseguire esami appropriati per riuscire a curarla in tempo.
Intanto in olanda de ricercatori hanno compiuto uno studio per valutare l’effetto dei beta-bloccanti sul lungo periodo nella cura di questa malattia.

Tonsille e adenoidi

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Le tonsille sono due organi linfatici situati nella faringe ed insieme alle adenoidi, formano il sistema immunitario a difesa delle vie aeree superiori.
Sono fondamentali per l’organismo poichè hanno la funzione di confrontarsi con gli stimoli antigenici dell’ambiente circostante producendo gli anticorpi atti alla difesa dell’attacco dei batteri.
Può capitare però che le tonsille si infiammino e provochino la cosidetta tonsillite che è appunto causata da una infezione virale o batterica delle stesse che si caratterizza col mal di gola e la febbre ed, in alcuni casi anche sinusite.
Se la tonsillite si ripete più volte nell’arco dell’anno, le tonsille non solo non assolvono al loro compito ma possono addirittura portare infezioni molto gravi.

In aumento i problemi dell’udito tra i giovani

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Un adolescente statunitense su cinque soffre attualmente di una lieve perdita di udito, un aumento significativo rispetto a quanto rilevato circa un decennio fa, quando la proporzione era uno su sette.
Lo ha rilevato un nuovo studio, pubblicato in questi giorni su Journal of American Medical Association, una ricerca che ha analizzato dati raccolti su un campione di 1.771 ragazzi di età compresa tra 12 e 19 anni, coinvolti in uno studio ricorrente di vaste dimensioni, il National Health and Nutrition Examination Survey of 2005-6, che sono stati confrontati con la versione precedente della ricerca, realizzata tra il 1988 ed il 1994.

D’estate maggior rischio per l’udito

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I ricercatori statunitensi in forze presso la clinica di audiologia della Ball State University in Indiana mettono in guardia sul fatto che durante l’estate, si è esposti con maggior intensità a rumori e suoni, che potrebbero costituire un pericolo serio per l’udito.
Una raccomandazione che nasce dalla convinzione che d’estate spesso si è esposti ad un alto livello sonoro, per esempio nella forma di fuochi d’artificio, concerti, e traffico automobilistico.

Pillole contro la disfunzione erettile compromettono l’udito

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I farmaci contro la disfunzione erettile, come Viagra o Cialis, possono indurre la perdite di udito nel lungo periodo. E’ quanto sostengono i ricercatori dell’Università dell’Alabama a Birmingham che di recente hanno pubblicato su Archives of Otolaryngology — Head and Neck Surgery i risultati di una loro ricerca in merito.
I farmaci presi in considerazione appartengono alla cosiddetta classe degli inibitori della fosfodiesterasi di tipo 5 (PDE-5i), ed oltre il Viagra sono stati controllati anche Cialis e Levitra.

Cellule staminali per curare la sordità

Una recente ricerca ha evidenziato la possibilità di utilizzare cellule staminali prelevate dalla pelle di individui affetti da sordità per stimolare la crescita delle cellule ciliate, gli organismi presenti nell’orecchio indispensabili per il buon funzionamento dell’udito.
L’impianto di queste cellule potrebbe migliorare, parzialmente o totalmente la qualità dell’udito.
L’esposizione ripetuta e continua a rumori forti può danneggiare gli speciali organi sensoriali presenti nell’orecchio interno, denominate appunto cellule ciliate, il cui ruolo è quello di convertire il suono in impulsi elettrici da inviare al cervello.

Ottovolante e danni all’orecchio

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Un caso assai raro, ma di cui si è discusso durante il meeting annuale della Triological Society è quello accaduto ad un uomo che, durante una discesa sull’ottovolante, ha riportato dei danni all’orecchio, simili a quelli che occorrono in condizioni particolari durante per esempio immersioni o viaggi in aereo ad alta quota.
La lesione all’orecchio, per il giovane ventiquattrenne, è accaduta perchè si sarebbe voltato, nel momento in cui l’abitacolo si lanciava alla massima velocità lungo la discesa. Gli esperti conoscono questo tipo di lesione, denominata “barotrauma”, causata da un cambiamento relativamente rapido della pressione tra l’ambiente esterno, il timpano e la pressione nello spazio dell’orecchio medio.
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