Gli italiani hanno paura di ammalarsi ma non cambiano lo stile di vita

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Siamo un paese di ipocondriaci ma non facciamo niente per affrontare la paura di una malattia per pigrizia.
Questo è quello che si evince da una ricerca effettuata dalla Bupa Health Pulse 2010 realizzata dalla London School of Economics, commisionata dalla compagnia assicurativa sanitaria Bupa Health.
Circa la metà degli italiani dichiara di fare almeno un’ora di attività sportiva alla settimana (che cala però nel periodo invernale, anche se i dottori dicono che sia molto salutare fare ginnastica all’aperto in inverno), una percentuale molto elevata invece dichiara di bere alcolici tutti i giorni (abbinata soprattutto ad una alimentazione scorretta derivata dagli happy hour che apportano grassi e calorie in eccesso) e un terzo della popolazione fuma.

Infarto nella donna

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Ieri abbiamo trattato l’argomento riguardante il rischio di contrarre malattie cardiovascolari gravi per le donne in carriera, come l’infarto o l’ictus, dovuto ad uno stress maggiore a cui sono sottoposte.
Oggi è stato pubblicato un documento sulla prevenzione dell’infarto del miocardio nella donna realizzato da un’equipe di medici provenienti da tutta Italia con l’obiettivo di fornire ai medici una guida pratica che li aiuti ad avere una conoscenza mirata del problema in questione.

Desk eating, è sbagliato?

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Esistono una serie di brutte abitudini riguardanti il modo di approciarci col cibo che ci portano ad ingerire una smisurata quantità di calorie provenienti per lo più da grassi ma che non ci danno senso di sazietà.
Due di queste, di cui abbiamo già parlato, sono il Junk food, ossia il cibo spazzatura che diventa come una droga vera e propria, e l’happy hour che ci porta ad ingerire alcol e grassi di ogni tipo sottoforma di tartine sfiziose.
Per non parlare poi delle merendine ricche di grassi saturi soprattutto di olio di palma che è potenzialmente cancerogeno che diamo come spuntino ai nostri figli, portandoli verso l’obesità e verso ad un futuro a rischio di problemi cardiovascolari.

Il dentista contro l’ictus

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Già è stato detto che l’igene orale è direttamente correlata alla prevenzione delle malattie cardiovascolari e che lavarsi i denti aiuta a proteggere il cuore.
Questo perchè i batteri che si formano all’interno della bocca possono entrare in circolo nel sangue attraverso le ferite o i tagli nelle gengive e formare coaguli nel sangue determinando così infarti ed ictus.
Recarsi dal dentista regolarmente aiuta quindi a prevenire malattie cardiovascolari, ma è una strategia che però funziona soltanto per le donne.

Impotenza maschile: non si cura col Viagra

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Ultimamente si è parlato di Flibanserina, una molecola che risveglia il desiderio femminile e si continua a studiare il Viagra per vedere se davvero ha effetti benefici sui comportamenti sessuali degli uomini.

Da recenti studi però si evince il fatto che alla metà dei pazienti a cui viene prescritta la pillola blu non sia efficace.

Questo perchè? Perchè molti uomini affetti da impotenza , hanno un livello basso di testosterone che non può essere curabile con la sola assunzine del Viagra.
Esistono però dei farmaci, gel e dei cerotti che aumentano il livello basso del testosterone e che costano molto meno della pillola blu e sono sicuramente più mirati.

Veleno di scorpione negli interventi di bypass

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Il veleno di scorpione pare sia la panacea di tutti i mali in questo periodo, infatti, dopo la scoperta che l’Escozul, l’estratto del veleno dello scorpione azzurro, guarisca e curi i tumori, oggi è uscita la notizia che esiste un altro tipo di veleno in grado di garantire il successo negli interventi di bypass coronarico.
A rivelarlo è uno studio apparso sulla rivista medica Cardiovascular Research.
Il bypass aorto coronarico serve a migliorare il flusso sanguigno delle arterie quando queste sono ristrette a causa di aterosclerosi o di altre malattie cardiovascolari e si attua prelevando un tratto di vaso sanguigno sano da un’altra parte del corpo e con questo si crea una specie di ponte che permette il defluire del sangue.

L’olio di pesce non sempre è efficace fattore di prevenzione

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L’olio di pesce è stata a lungo pubblicizzato come uno dei rimedi naturali più utili per prevenire problemi cardiaci, ma una recente ricerca olandese ha in effetti verificato che per alcune persone questo fattore di prevenzione non è così utile come si pensava.
Lo studio ha infatti dimostrato sperimentalmente che coloro che hanno già subito un attacco di cuore, un ictus, un caso di insufficienza cardiaca o altri problemi cardiovascolari non riceve alcun aiuto dall’assunzione di 400 mg al giorno di acidi grassi provenienti dal pesce.
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