Il junk food in gravidanza provoca danni gravi al bambino

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Abbiamo già parlato del junk food, il cibo spazzatura che crea una vera e propria dipendenza, tanto che in Romania è stata introdotta una tassa su questo cibo e dell’importanza di non mangiarlo durante la gravidanza perchè una dieta ricca di grassi saturi può provocare problemi di salute al nascituro.
Infatti un recente studio ha approfondito i danni che possono scaturire da una dieta sbagliata da parte della madre, in modo particolare dall’assunzione del junk food su un lungo periodo.

Fumare non fa dimagrire

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Continuiamo a parlare del fumo e della sua tossicità e dell’importanza di smettere il prima possibile, cercando di sfatare dei falsi miti come fumare una sigaretta soltanto non fa male o che la sigaretta elettronica non contiene nicotina.
Oggi vogliamo sfatare il mito che fumare fa dimagrire; anzi è proprio il contrario come ha dimostrato un recente studio pubblicato sul Spanish Cardiology Journal.
Infatti l’avvelenamento da nicotina è collegato all’aumento di peso tanto che fumatori ed ex fumatori ingrassano sempre di più rispetto a coloro i quali non hanno mai acceso una sigaretta.

Apnee notturne: chi ne è più a rischio

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Abbiamo detto che la sindrome delle apnee notturne ostruttive è un’alterazione patologica che si caratterizza per la continua interruzione della normale respirazione durante il sonno, provocando russamento, senso di soffocamento, respiro ansimante, che concorrono a disturbare le normali fasi del sonno e provocando un forte senso di stanchezza diurna.
La sindrome delle apnee notturne si verifica per lo più nei maschi e non vi è un’età specifica: in percentuale, gli uomini ne soffrono per il 4% mentre le donne ne soffrono per il 2%.
In questi casi hanno un numero elevato di apnee notturne, lamentando così un’eccessiva sonnolenza durante il giorno e si è riscontrato che due milioni di italiani soffrono di questa patologia ma in molti casi vi è una scarsa consapevolezza in quanto i sintomi vengono spesso sottovalutati.

Caffeina e fertilità femminile

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Si è parlato del rapporto tra i bambini e la caffeina e di quanto possa essere dannosa per la qualità del sonno e ora è emerso da un recente studio che questa sostanza non va d’accordo con la fertilià femminile.
Anche se è stato dimostrato che il caffè ha proprietà benefiche come ad esempio per la prevenzione dei tumori del cavo orale e per ridurre il rischio del diabete, invece per le donne che assumono più di quattro tazze di caffè al giorno la possibilità di concepire un bambino si riduce del 26%.

Obesità e osteoporosi

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Si è riscontrato che l’obesità è portatrice di malattie correlate che possono essere anche molto gravi, in particolar modo quelle cardiache e vi è una forte associazione tra l’obesità e lo sviluppo precoce di tumori .
Infatti le cosidette maniglie dell’amore possono essere un segnale pericoloso per diverse patologie, tra cui anche, nel caso delle donne, di osteoporosi.
Pertanto un accumulo di grasso nella parte addominale che contraddistingue la struttura della donna cosidetta “a mela” sembra che possa accrescere a livelli esponenziali il rischio di osteoporosi; infatti, secondo recenti studi studi, si è dimostrato che le donne vicine alla menopausa, che hanno un girovita non nella norma, hanno una forte carenza di minerali nelle ossa.

In che modo lo stile di vita influisce sulla demenza senile?

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Secondo una nuova ricerca è possibile ridurre l’incidenza della demenza senile intervenendo sui tassi di diabete e depressione, migliorando il grado di istruzione e cambiando abitudini alimentari favorendo l’apporto di frutta e verdura.
Se la causa esatta per cui insorge la demenza è a tutt’oggi sconosciuta, sono tanti i fattori di rischio individuati, modificando i quali si riducono le probabilità di diventare affetti da questa condizione.
Tra questi si contano precedenti di depressione, il tipo di dieta, il consumo di alcolici ed alcuni disturbi vascolari come le malattie cardiache e gli ictus, la pressione alta, l’obesità, il diabete ed il colesterolo elevato nel sangue.

Aumentano le percentuali di pubertà precoce

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Allarme negli Stati Uniti per nuovi dati che dimostrano come l’inizio della pubertà stia scendendo tra le ragazze americane, con i primi segnali dello sviluppo del seno già evidenti all’età di 7-8 anni.
La ricerca, pubblicata su Pediatrics, ha coinvolto un campione di 1200 ragazze di età compresa tra 6 ed 8 anni residenti in diverse metropoli americane, monitorate in due diversi momenti, nel 2004 e nel 2006. Lo studio ha evidenziato come all’età di 7 anni il 10,4% delle ragazze bianche, il 23,4% delle ragazze nere e quasi il 15% delle ragazze ispaniche aveva cominciato a sviluppare il seno.
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