Apnee notturne: che cosa sono

di Redazione

Per una percentuale molto alta di persone le fasi del sonno vengono compromesse da disturbi respiratori come le apnee notturne o il russamento

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Per una percentuale molto alta di persone le fasi del sonno vengono compromesse da disturbi respiratori come le apnee notturne o il russamento.
Solo negli ultimi anni questi disturbi sono stati catalogati come vere e proprie patologie poichè prima venivano molto sottovalutati, questo ha fatto sì che attualmente ci sia un netto incremento di questo tipo di patologie.
La sindrome delle apnee ostruttive è caratterizzata in particolar modo dal russamento, che spesso viene sottovalutato dal paziente e considerato solo un fastidio uditivo per chi vi dorme a contatto.



In realtà si tratta di una malattia ben più grave: la sindrome delle apnee notturne viene citata per la prima volta nel 1965 e viene descritta come una alterazione patologica caratterizzata da interruzioni della normale respirazione durante il sonno.
Questo è caratterizzato anche da un’eccessiva sonnolenza diurna, poichè questa patologia non permette un decorso normale del sonno.
gli altri sitomi che si riscontrano durante il sonno sono: il russamento, un senso di soffocamento, un respiro ansimante durante il sonno, un sonno non ristoratore che provoca così difficoltà di concentrazione durante il giorno.
Queste apnee involontarie che possono avere una durata di 10 secondi, se si presentato molte volte durante il sonno possono comportare importanti rischi per la salute che si riscontrano durante la veglia.
Esistono due tipi di apnee: quella ostruttiva e quella centrale.
La centrale non è molto comune, si presenta quando i centri cerebrali responsabili della respirazione non inviano segnali appropriati ai muscoli del torace, non permettendo così alla gabbia toracica di espandersi correttamente.
Nel secondo caso invece,si manifesta quando vi è un impedimento al flussi aereo nelle alte vie respiratorie (ad esempio adenoidi o sinusite).
Questo tipo di ostacolo respiratorio non è fisso ed è caratterizzato dal parziale collasso delle pareti della faringe e può venire superato solo da una respirazione più potente e quindi altresì più rumorosa.

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