L’Alzheimer non colpisce chi consuma alcol moderatamente

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Dopo la recente scoperta che il morbo di Alzheimer si origina dal fegato e non dal cervello come si è sempre pensato, oggi uno studio ha dimostrato che un moderato consumo di alcol aiuterebbe a prevenire la demenza senile e il morbo di Alzheimer.
La ricerca spiega che un eccessivo consumo di alcol sicuramente rallenta le attività cerebrali e danneggia la memoria in maniera irreversibile, mentre un consumo leggero di alcol aiuterebbe a prevenire la malattia.

L’ecstasy lascia intatte le facoltà cognitive

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Questa notizia sarà sicuramente una fonte di polemiche: l’ecstasy non provoca conseguenze a livello cognitivo in chi ne fa uso.
Questo studio effettuato da alcuni ricercatori americani e pubblicato sulla rivista Addiction dimostrerebbe che la droga sintetica non provocherebbe dei danni permanenti alle facoltà mentali e cognitive nelle persone che l’assumono.
A questa conclusione si è arrivati perchè si sono analizzati i soggetti che consumavano solo questo tipo di droga, non associandola così a cocaina, fumo, alcol o crack per esempio che potevano sfalsare i risultati.

Cosa mangiare ad un buffet per mantenere la linea?

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Abbiamo già parlato di quanto possa essere dannoso per la salute e per la linea fare l’happy hour o mangiare in ufficio seduti alla scrivania panini o merendine (il cosiddetto desk eating) ricche di grassi e difficili da digerire.
Ebbene, oggi vogliamo suggerire un comportamento corretto di fronte ad un buffet, in modo da non ritrovarsi poi con addosso chili di troppo, bruciore di stomaco ed un senso di colpa grande come una cattedrale gotica.

Eyeballing: una nuova moda pericolosa

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Una nuova agghiacciante moda che sta prendendo piede tra i ragazzi di tutto il mondo è quello di versarsi i superalcolici negli occhi, come fosse del collirio, per raggiungere lo stato di ubriachezza in modo immediato.
Dopo il Binge drinking esploso in Inghilterra qualche tempo fa che portava i giovani a bere fino a perdere completamente i sensi (e oltre a far cadere freni inibitori, cadono anche rovinosamente le difese immunitarie), ora è scoppiata la moda, molto pericolosa dell’ eyeballing.

Un gene caratterizza l’impulsività maschile

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Abbiamo parlato recentemente del fatto che la rabbia può essere il motore che spinge le persone verso il raggiungimento di obiettivi che normalmente sarebbero difficili da raggiungere e di come però questo può provocare problemi caridaci seri, soprattutto nelle donne in carriera che si trovano a dover fronteggiare lo stress e l’ansia.
Invece a determinare i comportamenti violenti ed impulsivi negli uomini, pare che sia un fattore genetico che riguarda un recettore del cervello, che spingerebbe ad atteggiamenti violenti, che spesso vengono aumentati esponenzialmente con il consumo di alcol.

I rapporti di coppia a lungo termine sono salutari per la psiche

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Sembra che una relazione di coppia duratura prevenga problemi mentali, a partire dalla depressione e ansia fino a problematiche più serie come attacchi di panico o tendenze suicide.
Abbiamo già parlato del fatto che il sesso aiuta a combattere le nevrosi che potrebbero nascere all’interno della coppia e oggi è stato dimostrato che una relazione duratura aiuta a prevenire problemi psicologici che possono sfociare in dipendenze.

Binge drinking: una nuova moda pericolosa tra i giovani

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Ultimamente nel nostro vocabolario di tutti i giorni sono entrati a far parte dei termini inglesi come junk food, desk eating o happy hour che sono tutti dei modelli sbagliati di diete che provengono dai paesi anglosassoni.
Ora è di moda invece il binge drinking tra i giovani che è diventato un fenomeno molto diffuso anche in Italia ma che è molto pericoloso e dannoso per la salute.
Letteralmente Binge drinking vuol dire bere alcol fino ad ubriacarsi e perdere del tutto i freni inibitori.
Questo a lungo andare porta ansia e depressione oltre che danni irreparabili al fegato e rischio di coma etilico; l’allarme è stato lanciato da un gruppo di ricercatori statunitensi che hanno sottoposto alcune cavie da laboratorio di età paragonabile all’adolescenza umana ad un test che prevedeva uno stato costante di ubriachezza.

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