Diagnosi tumore con esame delle urine

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E’ evidente che una diagnosi precoce è essenziale per qualsiasi patologia. A maggior ragione se si tratta di cancro: infatti le persone alle quali è stato diagnosticato un tumore dell’intestino, del pancreas o dello stomaco, a cinque anni dalla scoperta della malattia, presentano un tasso di sopravvivenza del 10%.

Lista cellulari pericolosi che possono provocare il cancro

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Si parla sempre più spesso di una correlazione tra tumori e radiofrequenze. Recentemente un team di 34 esperti dell’Agenzia Internazionale per la ricerca sul cancro dell’Oms ha stabilito che l’uso continuo di cellulari e smarthphone “potrebbe causare il cancro”. Sul banco degli imputati tornano quindi le onde radio trasmesse dai dispositivi mobili, classificate come “possibilimente cancerogene“. Lo studio e la valutazione complessiva saranno resi pubblici in una monografia di prossima pubblicazione.
Nel frattempo il sito CNET France e Le Monde hanno confrontato i più diffusi smarthphone in commercio per stabilire quali tra questi sono i più pericolosi per la salute. La classifica che vi riportiamo di seguito è in base alla quantità di onde emesse (indice DAS o SAR: onde per chilo corporeo).

Escozul: la Labiofam non riesce a far fronte alle migliaia di richieste

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L’ambasciata italiana di Cuba ha fatto sapere tramite un comunicato stampa che la Labiofam non è attualmente in grado di far fronte alle migliaia di richieste di Escozul, in quanto la produzione al momento è limitata poichè si tratta di una sostanza di origine animale che necessita di un ciclo di produzione che non può essere forzato, viste le regole stabilite per la protezione della specie.
Nonostante la Labiofam abbia incrementato la produzione, la richiesta è troppo vasta per poter accontentare tutti, anche perchè no si tratta di un qualcosa che si possa ottenere in un lasso di tempo breve anche perchè si tratta di un farmaco ancora in fase di sperimentazione e quindi non ancora producibile su larga scala.

Farmaci innovativi per combattere la BPCO

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Una delle malattie più comuni e più sottovalutate è la Bpco, che all’inizio si presenta come una semplice influenza o asma e quindi non desta molti sospetti, ma con l’andare avanti del tempo diventa sempre più grave e irreversibile.
Anche se sono stati studiati dei farmaci beta -bloccanti contro la Bpco e altre tipologie nuove di farmaci, ad oggi non esiste una cura definitiva per la malattia polmonare ostruttiva cronica.

La dieta anti -tumori è facile e fa stare bene

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Continuiamo a parlare dell’importanza di avere una corretta alimentazione per evitare di incorrere in problemi di salute gravi come ictus o infarti o l’obesità.
Oggi vogliamo dell’importanza di scegliere alcuni elementi che aiutano a prevenire i tumori e fanno stare bene soprattutto perchè sono alimenti che aiutano a mantenere la linea.
La dieta anti tumore è uno stile corretto di vita e viene promosso anche dalla Lega Italiana per la lotta contro i tumori: al primo posto c’è la dieta mediterranea che si basa sul consumo di pane, pasta, olio di oliva e una quantità moderata di proteine ma molte verdure.

Fumare non fa dimagrire

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Continuiamo a parlare del fumo e della sua tossicità e dell’importanza di smettere il prima possibile, cercando di sfatare dei falsi miti come fumare una sigaretta soltanto non fa male o che la sigaretta elettronica non contiene nicotina.
Oggi vogliamo sfatare il mito che fumare fa dimagrire; anzi è proprio il contrario come ha dimostrato un recente studio pubblicato sul Spanish Cardiology Journal.
Infatti l’avvelenamento da nicotina è collegato all’aumento di peso tanto che fumatori ed ex fumatori ingrassano sempre di più rispetto a coloro i quali non hanno mai acceso una sigaretta.

Uranio impoverito, cos’è e cosa provoca

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L’uranio impoverito viene ottenuto come scarto del procedimento di arricchimento dell’uranio; oltre ad avere un utilizzo nelle applicazioni civili, viene usato per la preparazione di munizioni anticarro e per le corazzature di alcuni sistemi d’arma.
L’utilizzo dell’uranio impoverito da parte dei militari italiani, nonostante sia stato fortemente negato in diversi documenti ufficiali del Ministero della Difesa, è sospettato da diverse organizzazioni della società civile a causa soprattutto di diversi casi di tumore che si sono verificati tra il personale civile e militare nelle basi militari.
Nel 2001 il Tribunale Penale Internazionale per l’ex-Jugoslavia dichiarò che l’uso di armi all’uranio impoverito da parte della NATO doveva venire considerato un crimine di guerra.
Detto ciò, molti militari che hanno preso parte alla Guerra del Kosovo e alla Guerra del Golfo, hanno accusato delle malattie molto gravi al ritorno dalle missioni che prendono il nome di Sindrome dei Balcani.

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