Farmaci innovativi per combattere la BPCO

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Una delle malattie più comuni e più sottovalutate è la Bpco, che all’inizio si presenta come una semplice influenza o asma e quindi non desta molti sospetti, ma con l’andare avanti del tempo diventa sempre più grave e irreversibile.
Anche se sono stati studiati dei farmaci beta -bloccanti contro la Bpco e altre tipologie nuove di farmaci, ad oggi non esiste una cura definitiva per la malattia polmonare ostruttiva cronica.

Afte della bocca, come si cura

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E’ sicuramente successo a tutti di soffrire, per un breve periodo di afte della bocca, una malattia fastidiosa e dolorosa che spesso viene e non sappiamo perchè.
Le afte sono delle lesioni della mucosa della bocca che si caratterizza da abrasioni o ulcerazioni che vanno dai 2 ai 5 centimetri; oltre alle mucose del cavo orale, le afte possono estendersi anche alle semimucose o alle mucose genitali e attaccarsi come malattie sessualmente trasmissibili, come l’herpes, ad esempio, oppure, associata anche ad alterazioni oculari, è tipica della grande aftosi o sindrome di Behçet, che è da considerarsi come una malattia autoimmune.

Ipertrofia dei turbinati, cos’è e come si cura

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Può capitare di non riuscire a respirare bene a causa del naso sempre tappato e se la cosa perdura per diversi giorni, non si può parlare di un normale raffreddore ma si potrebbe trattare di qualcosa di più grave come per esempio l’ipertrofia dei turbinati nasali.
I turbinati, che si trovano all’interno delle fosse nasali, sono tre formazioni ossee rivestite dalla mucosa e svolgono la funzione di riscaldamento, umidificazione, depurazione e regolazione del flusso dell’aria che viene inspirata.
Può capitare che i turbinati inferiori diventino più grandi (ipertorfia appunto) a causa di riniti allergiche o per cause aspecifiche come le variazioni di umidità o di temperatura o a causa dell’assunzione di farmaci di base ormonale provocano l’ostruzione nasale.
Questo fenomeno può diventare irreversibile e accentuarsi durante la notte (tanto da provocare le apnee notturne) perchè la posizione sdraiata aumenta la congestione dei turbinati e questo porta con sè anche altri problemi come la rinorrea, la starnutazione, il prurito nasale, la iposomia, la cefalea e il russamento.
La maggior parte delle persone che avvertono questi sintomi utilizzano spray nasali vasocostrittori che apportano solamente un beneficio transitorio che porta a peggiorare la situazione in quanto si verifica la rinite medicamentosa.
La terapia nei casi lievi comprende l’utilizzo di antistaminici, cortisonici per via nasale o per via sistemica, aiutando a controllare gli altri fastidiosissimi sintomi sopra elencati.
Se questa cura non fosse abbastanza si ricorre ad un’operazione chirurgica che serve a ridurre il volume dei turbinati per creare un passaggio all’aria che viene inspirata.
L’operazione viene effettuata con un laser ed è eseguibile tranquillamente a livello ambulatoriale, anche perchè prevede soltanto l’anestesia locale.

La curcuma contro l’ictus

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Si è scoperto che con la curcuma è possibile curare i neuroni colpiti dall’ictus.
Grazie quindi ad un elemento fondamentale della medicina tradizionale indiana è possibile curare una malattia invalidante e che pregiudica lo stile di vita in chi viene colpito.
I ricercatori americani che hanno realizzato questo studio si sono concentrati sulle proprietà benefiche della spezia, in particolar modo della curcumina; alterando la struttura molecolare di questa sostanza gli studiosi hanno visto che la curcumina riusciva a superare la barriera ematoencefalica e a curare i neuroni colpiti dall’ictus.

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