Danni cannabis alla memoria ed al cervello

I consumatori abituali di cannabis farebbero bene a stare alla larga dagli spinelli di marijuana in quanto fanno male al cervello ed alla memoria. Questo almeno stando a quanto emerso da uno studio condotto in Australia da dei ricercatori in accordo con quanto riportato dal sito Internet dello “Sportello dei Diritti”, www.sportellodeidiritti.org.

La gravità di questi danni da consumo di marijuana sono inoltre strettamente collegati all’età in cui si inizia, il che significa che i rischi per la salute, stando alla ricerca, sarebbero più elevati tra i giovani.

Tipologie di fumatori: identificarle per riuscire a smettere

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Non ci stancheremo mai di ripetere che il fumo fa male e che bisogna cercare di smettere prima che sia troppo tardi perchè dover trovarsi a fare i conti con tumori di varia natura, mesotelioma o BPCO è peggio che rinunciare ad accendersi una sigaretta.
Smettere di fumare non è facile perchè sono diverse le motivazioni per le quali si fuma e quindi è fondamentale capire il perchè lo si fa e sradicare così il comportamento sbagliato.
Esistono sei categorie di fumatori, secondo il medico statunitense Daniel Seidman; vediamole nel dettaglio:
Quelli che fumano solo in determinate occasioni, come cene o festività convinti che questo non provochi loro danni per la salute.
Il fatto è che questo può provocare dipendenza e di fronte ad un fattore di stress è facile incappare nel vizio.

Sigaretta elettronica e percentuale di nicotina

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A differenza dei cerotti o dei chewing gum alla nicotina, la sigaretta elettronica viene spesso catalogata come un metodo curativo e venduta all’interno delle farmacie.
Ma non è proprio così, poichè, a differenza dei cerotti o delle gomme da masticare in cui si conoscono i valori contenuti di nicotina, la sigaretta elettronica non viene sottoposta a nessun test e quindi non si può sapere preventivamente se possa provocare un’intossicazione.
In primis, le sigarette elettroniche hanno a loro svantaggio il fatto che vengono aspirate con maggior forza, in quanto contengono un tenore di catrame inferiore rispetto alle normali sigarette e quindi il fumatore, per assumerne la stessa quantità, si trova involontariamente a fare boccate più lunghe.

Organizzazione Mondiale della Sanità contro gli additivi contenuti nelle sigarette

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Continua la lotta dell’Organizzazione Mondiale della Sanità contro il fumo che provoca un alto tasso di morti in tutto il mondo ogni anno.

In questo momento l’OSM ha messo al bando gli additivi che le multinazionali del tabacco utilizzano per rendere più invitante il sapore e l’odore delle sigarette, invogliando così i giovani ad incominciare a fumare.
Le sostanze usate per questo scopo sono più di seicento, al punto che le sigarette che sono in commercio oggi contengono una percentuale molto inferiore di tabacco (quasi la metà) rispetto a quelle di cinquantanni fa.
Per riuscire a mascherare l’odore acre e sgradevole del fumo vengono utilizzati additivi al mentolo o al cioccolato, o addiritura al profumo di sciroppo d’acero, vaniglia, ciliegia o sherry.

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