La meditazione riduce la percezione del dolore fisico

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Abbiamo parlato, qualche tempo fa, di come la meditazione aiuti a sviluppare pensieri positivi nel cervello e quindi a permettere una guarigione più veloce.
La meditazione aiuta infatti a superare il dolore poichè produrrebbe un effetto evidente in termini di riduzione della percezione del dolore stesso, superiore addirittura alla somministrazione della morfina.
E’ stato infatti condotto uno studio in cui un piccolo gruppo di persone che non avevano mai avuto a che fare con la pratica orientale, sono state sottoposte a quattro sedute di meditazione di venti minuta l’una, in cui veniva insegnato a focalizzare l’attenzione in un punto, in modo da liberare la mente da pensieri indesiderati.

Scoperte basi biologiche dell’effetto benefico dell’agopuntura

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Gli aghi utilizzati nell’agopuntura aiutano ad alleviare i dolori grazie al fatto che innescano nell’organismo la produzione di una sostanza chimica, l’adenosina, di fatto un vero e proprio antidolorifico naturale.
Lo rivelano sulla rivista Nature Neuroscience i ricercatori del Center for Translational Neuromedicine presso il Medical Center dell’Università di Rochester, che inoltre suggeriscono come l’agopuntura potrebbe essere doppiamente efficace se associata ad una terapia a base di deossicoformicina, un farmaco antitumorale che sembra avere la capacità di mantenere alti i livelli di adenosina nell’area trattata.

Soluzione zuccherina rende meno doloroso il vaccino nei bambini

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Una soluzione zuccherina aiuta i bambini a sopportare meglio il dolore procurato dal vaccino. E’ la scoperta di un gruppo di ricercatori dell’Hospital for Sick Children di Toronto, in Canada, che hanno revisionato 14 precedenti studi in merito, provenienti da diverse parti del mondo, Canada, Australia, Brasile.
Lo studio, pubblicato di recente sulla rivista medica Archives of Disease in Childhood, rivela che tale procedura funziona in maniera così evidente, e così bene, da aver stimolato la raccomandazione a medici ed infermieri, di somministrare una soluzione dolce, poche gocce di saccarosio o glucosio in mezzo cucchiaino d’acqua, ai bambini tra 1 mese ed 1 anno di vita, prima di sottoporli alla vaccinazione.

I fiori fanno bene ai pazienti in ospedale

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I fiori sono sempre stati associati al dono ed alle manifestazioni d’affetto, ed anche per i malati ed i pazienti il fiore ha sempre simboleggiato l’augurio di guarigione e la vicinanza affettiva di parenti ed amici. Tuttavia, nel corso della storia degli ospedali i fiori sono stati guardati talvolta con diffidenza, ed attualmente in alcuni ospedali è vietato portarli nelle camere dei pazienti.
Un recente studio di due ricercatori dell’Imperial College di Londra condensa, e confuta, quelli che in passato sono stati gli argomenti chiave che avrebbero portato al bando dei fiori nelle camere dei degenti in ospedale.

L’esercizio fisico non allevia i dolori mestruali

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L’esercizio fisico non aiuta ad alleviare i dolori durante il periodo mestruale, nonostante sia comunemente raccomandato.
Lo sostengono i ricercatori dell’Università di Birmingham, che hanno studiato un campione di 650 studentesse universitarie il 28% delle quali manifestava un dolore da moderato a grave durante il periodo mestruale.
Lo studio, pubblicato su BJOG (International Journal of Obstetrics and Gynaecology), sembra non aver rilevato alcun legame tra l’esercizio fisico e la riduzione del dolore.

Una relazione sociale significativa riduce la percezione del dolore

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Pensare ad una persona cara aiuta a ridurre il dolore fisico. A tale conclusione sono giunti i ricercatori dell’Università di Los Angeles in California, che hanno pubblicato i dati di una sperimentazione clinica in tal senso sulla rivista Psychological Science. La sperimentazione è stata realizzata per verificare l’importanza delle relazioni sociali e dell’emotività che produce una relazione sul nostro benessere fisico e psichico.
Lo studio ha coinvolto 25 giovani donne con una relazione stabile di almeno sei mesi con un compagno.

Imprecare limita gli effetti del dolore

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Un equipe di ricercatori della School of Psychology alla Keele University hanno verificato che imprecare può lenire gli effetti di un dolore. Questi i risultati di uno studio presentato sulla rivista NeuroReport.
Se fino ad oggi l’imprecazione era considerata una forma di risposta assai comune di fronte ad un dolore, i ricercatori hanno voluto approfondire invece un aspetto finora non preso in considerazione dagli studiosi del comportamento e del linguaggio: verificare cosa accade quando l’imprecare avviene contemporaneamente alla sensazione di dolore fisico.
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