A rischio di malattie coronariche i giovani con alti livelli di colesterolo cattivo

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Elevati livelli di lipoproteine a bassa densità, il cosiddetto “colesterolo cattivo” già da giovani possono avere delle conseguenze anche di notevole importanza per la salute soprattutto nel futuro, secondo una nuova ricerca condotta negli Stati Uniti.
I ricercatori dell’Università della California a San Francisco hanno voluto esplorare il legame tra alti livelli di colesterolo cattivo in gioventù e lo sviluppo successivo di problemi di salute, in particolare le malattie di cuore in un nuovo studio apparso su Annals of Internal Medicine.

Colesterolo e depressione quali legami?

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Regolare i livelli di colesterolo può aiutare a prevenire la depressione negli anziani, ma è molto importante che questo avvenga tenendo conto del sesso del paziente. E’ quanto hanno osservato ricercatori francesi dell’INSERM di Montpellier in uno studio di recente apparso su Biological Psychiatry.
Il team di scienziati ha seguito un gruppo di pazienti oltre i 65 anni per circa sette anni.
In questo modo hanno osservato che nella donna la depressione è associabile a bassi livelli del cosiddetto “colesterolo buono” (HDL-C), un fattore di rischio anche per diversi tipi di problemi cardiaci e vascolari.

Monitorare i livelli di colesterolo su tutti i bambini

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Di questi tempi avere il colesterolo alto è un fenomeno relativamente comune nei bambini, al punto che, secondo un recente studio statunitense, si dovrebbe istituire un monitoraggio dei tassi di colesterolo su tutti i bambini.
L’American Academy of Pediatrics ha di recente raccomandato lo screening dei livelli di colesterolo in bambini e ragazzi nel cui nucleo famigliare sono presenti casi di colesterolo alto, problemi di cuore, diabete e pressione alta.
Per questi bambini, gli esperti raccomandano, lo screening dovrebbe iniziare già tra i 2 ed i 10 anni.

Obesi ma con metabolismo sano meno a rischio di malattie cardiache?

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Per un piccolo numero di persone obese, i chili di troppo non significano automaticamente la condanna a malattie cardiache o diabete.
Lo affermano ricercatori olandesi dell’University Medical Center di Groeningen.
Per quelle poche persone obese ma che non hanno altri fattori di rischio come pressione alta o colesterolo elevato, l’obesità di per se non aumenta il rischio di problemi cardiovascolari.

Come il cervello regola i livelli di colesterolo

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Nel cervello uno dei centri di controllo dei livelli di colesterolo nel sangue.
Un ormone, denominato grelina, sarebbe al centro dei processi del sistema nervoso centrale per gestire il metabolismo dell’organismo. E’ quanto spiegano i ricercatori dell’Università di Cincinnati, negli USA, che hanno condotto un esperimento approfondito sui topi pubblicato di recente su Nature Neuroscience.
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