30 minuti al giorno di esercizio fisico migliorano la salute

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Il Capodanno, ed i giorni delle feste hanno per molti una particolarità: è il momento di prendere impegni per l’anno nuovo, anche dal punto di vista della salute, attenzione probabilmente stimolata dal fatto che durante le feste ci si abbandona un po’ troppo ai piaceri del cibo e del bere e quindi istintivamente ci si ripromette di cambiare abitudini appena finite le feste.

Se si hanno buoni propositi, un aiuto potrebbe venire dalle recenti dichiarazioni di Peter Brubacker, professore di scienza della salute e dell’esercizio pesso la Wake Forest University. Secondo lo scienziato, il primo passo per migliorare la nostra salute è quello di aumentare l’esercizio fisico quotidiano, e 30 minuti in più al giorno di esercizio fisico sono sufficienti, perchè riducono di gran lunga i rischi di malattie cardiache, ictus, diabete, cancro del colon-retto, tumore al seno ed altro ancora.

Non c’è un nesso evidente tra il picco di obesità e l’attività fisica tra gli adolescenti

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Stimolati dalla crescente preoccupazione che una minore attività fisica sia alla base della diffusione dell’obesità tra gli adolescenti, un gruppo di ricercatori statunitensi ha voluto esaminare se tra le due cose vi fosse un nesso evidente.
Sorprendenti in parte i risultati dello studio, perchè, secondo i ricercatori della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health l’attività fisica ha poco a che fare con il recente picco dei tassi di obesità tra gli adolescenti degli Stati Uniti.

Esercizio fisico e dieta mediterranea prevengono efficacemente il morbo di Alzheimer

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Un nuovo rapporto pubblicato in questi giorni sulla rivista Jama (Journal of American Medical Association), ha evidenziato che associare dieta mediterranea ed esercizio fisico riduce notevolmente i rischi dello sviluppo del morbo di Alzheimer.
Studi precedenti avevano esaminato separatamente l’associazione tra attività fisica e la dieta ed i rischi di contrarre disturbi di demenza senile, e l’intento dei ricercatori è stato quello di analizzare se esaminate insieme queste due condizioni favorissero la riduzione del rischio.
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