Aspirina in gravidanza e infertilità maschile

gravidanza

Assumere aspirina per lunghi periodi durante la gravidanza può essere rischioso per gli organi genitali dei nascituri maschi.
Questo è quanto si è evinto da uno studio effettuato da alcuni ricercatori dell’università di Copenhagen, secondo i quali l’uso prolungato di questi farmaci potrebbe favorire l’incidenza di criptorchidismo ovvero la mancata discesa del testicolo nel sacco scrotale: una patologia che può in età adulta, provocare un rischio molto elevato di tumore ai testicoli ed una ridotta produzione di sperma.
Il paracetamolo aumenta il rischio di questo disturbo, arrivando persino a raddoppiare l’incidenza, mentre l’assunzione di aspirina ed ibuprofene potrebbe addirittura quadruplicarlo.

Aspirina e morbo di Crohn: esiste un legame?

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Un nuovo studio britannico rileva che le persone che prendono l’aspirina ogni giorno hanno un rischio maggiore di sviluppare il morbo di Crohn, un disturbo che può avere effetti anche molto seri sulla condizione di salute dell’apparato digerente. Un legame, quello tra aspirina e morbo di Crohn, rilevato durante una ricerca che ha monitorato 200 mila volontari di diversi paesi europei di età compresa tra i 30 ed i 74 anni. Un legame tuttavia molto ridotto, con una probabilità che l’aspirina influisca sullo sviluppo del morbo di Crohn in proporzione di uno a duemila.

Aspirina efficace contro il mal di testa

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Secondo una ricerca condotta dalla Systematic Cochrane Review, che ha esaminato dati provenienti da 13 studi recenti l’aspirina è in grado di ridurre il dolore causato dall’emicrania nel 50% delle persone che la assumono in un arco temporale di non più di due ore.
I ricercatori hanno inoltre verificato come una singola dose di aspirina riduce anche alcuni delle manifestazioni sintomatiche dell’emicrania come nausea, vomito e ipersensibilità per suoni e luci.
La revisione degli studi in questione comprendeva dati provenienti da un campione di 4222 individui: i ricercatori del John Radcliffe Hospital di Oxford hanno scoperto come sia i dolori moderati che le gravi emicranie risultano essere attenuate dall’uso dell’aspirina in una persona su quattro con una dose unica di 900-1000 mg di aspirina.

Aspirina riduce rischio di tumore al seno

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L’aspirina ha un effetto protettivo che riduce la probabilità ed il rischio di contrarre il tumore al seno. Questo è quanto risulta da uno studio condotto da ricercatori della Harvard Medical School e pubblicato di recente sulla rivista Journal of Clinical Oncology.
La ricerca si è svolta analizzando i dati forniti da uno studio di grandi dimensioni che dal 1976 segue 4000 infermiere statunitensi, il Nurses’ Health Study,
Da quell’anno, e fino al 2006 le infermiere sono state monitorate su diversi aspetti della salute, compresi anche i rischi e l’incidenza dei tumori al seno.
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