Bere alcool associato alla riduzione di alcune malattie cardiache

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Secondo una recente ricerca condotta in Spagna bere alcool ogni giorno riduce di più di un terzo il rischio di malattie cardiache negli uomini.
La ricerca, pubblicata sulla rivista Hearth, ha coinvolto più di 15,500 uomini e 26,000 donne ed i risultati hanno verificato che tale effetto protettivo dell’alcool sembra avere più effetto negli uomini che nelle donne.
In Spagna, i tassi di consumo di alcool sono relativamente alti, mentre le malattie cardiache risultano essere nella media più basse che in altri paesi .

Postumi della sbornia più dolorosi per chi soffre di emicrania

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Chi soffre di emicrania non sarà contento di sapere che, oltre al consueto male causato dal disturbo, sarà anche più facilmente vittima dei disturbi causati da una bevuta di troppo. E’ quanto ha scoperto recentemente un equipe di ricercatori del Jefferson Medical College della Thomas Jefferson University Jefferson, i quali, nel loro centro per lo studio dei dolori alla testa, (il Jefferson Headache Center) hanno valutato gli effetti dell’abuso di alcool su un campione di topi da laboratorio.

Dormire insieme al bambino un fattore di rischio significativo per la SIDS

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Più della metà dei casi di sindrome della morte improvvisa del lattante, identificata dall’acronimo inglese SIDS, sembra essere provocata dalla condivisione dello stesso letto, e dal fatto che i genitori abusano di sostanze stupefacenti o alcool.
E’ quanto risulta da uno studio effettuato da ricercatori dell’Università di Bristol e dell’Università di Warwick e recentemente pubblicato su BMJ.

In caso di traumi, statisticamente chi è ubriaco si salva di più

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Due recenti studi condotti negli Stati Uniti hanno riscontrato che, a parità di lesioni, coloro erano ubriachi al momento del trauma avevano una probabilità di sopravvivenza più alta rispetto a coloro che subivano un trauma analogo da sobri.
Il primo studio al riguardo è comparso recentemente su American Surgeon, e riguarda una ricerca compiuta su 7985 pazienti che avevano subito un trauma. Il 7 per cento dei pazienti sobri è morto in seguito al trauma, mentre i pazienti ubriachi sono deceduti solo nell’1% dei casi. I pazienti analizzati avevano una età simile ed avevano subito traumi di analoghe dimensioni.

Fumare in gravidanza associato con sintomi psicotici nel bambino

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Una nuova ricerca pubblicata nel numero di ottobre del British Journal of Psychiatry, evidenzia un legame molto stretto tra il fumare durante la gravidanza e sintomi psicotici nel bambino.
Un gruppo di ricercatori britannici hanno analizzato i dati forniti da una ricerca a largo raggio, Avon Longitudinal Study of Parents and Children, soffermandosi su un campione di 6356 dodicenni.L’11% di questi (734), sottoposti ad accurate interviste, sono risultati aver avuto sospetti o reali sintomi di psicosi.
I ricercatori hanno osservato un effetto ‘dose-risposta’, nel senso che il rischio di sintomi psicotici è risultato più elevato nei bambini le cui madri fumavano di più durante la gravidanza.

Bere eccessivamente inibisce per qualche tempo le difese immunitarie

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In lingua inglese viene definito “binge drinking”, quell’abitudine, diffusa purtroppo, di bere con l’intenzione di ubriacarsi il prima possibile.
In italiano si potrebbe definire come “bere eccessivamente” oppure abusare dell’alcool che forse rende meglio la deliberata scelta di berne in quantità tali da diventare ubriachi.
Come lo si voglia chiamare è comunque un’abitudine evidentemente poco salutare, ed un recente studio statunitense ha rilevato un altro aspetto di nocività che finora non era stato preso in considerazione legato appunto all’abuso di alcoolici.

Astemi e forti bevitori più inclini ad ansia e depressione dei bevitori moderati

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Astemi e forti bevitori hanno maggiori probabilità di soffrire di depressione e di ansia che i bevitori moderati.
Ricercatori norvegesi e britannici sono giunti a queste conclusioni grazie ad un sondaggio su un campione di 38.000 norvegesi, i risultati del quale sono stati pubblicati sulla rivista Addiction.
Secondo i ricercatori gli astemi sono tali sovente non solo per scelta ma anche perchè impossibilitati a bere, (per esempio perchè sottoposti a cure farmacologiche per le quali il bere è dannoso).
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