Memoria e facoltà cognitive al meglio con la vitamina D

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La vitamina D ha un ruolo importante nel mantenere il cervello in buono stato di funzionamento soprattutto in età avanzata.

Questi i risultati di uno studio su oltre 3.000 uomini di otto città europee, in un età compresa tra i 40 ed i 79 anni che ha verificato come coloro che possedevano elevati livelli di vitamina D rispondevano meglio a test sulla memoria e sulle facoltà cognitive.

Vitamina D

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Di questi tempi, con l’approssimarsi delle vacanze estive e del periodo più caldo e soleggiato dell’anno sono molto comuni le raccomandazioni, e gli approfondimenti sui pericoli ed i danni, i vantaggi e le problematiche che riguardano l’esposizione ai raggi solari.

Un elenco di precauzioni e di attenzioni è facilmente reperibile in ogni rivista medica specializzata o meno, anche online, e riguarda soprattutto il grande pericolo che chi si espone per troppo tempo e nelle ore più calde ai raggi del sole aumenta i fattori di rischio di contrarre tumori alla pelle.

Intestino pulito: si ma come?

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Tra i prodotti farmaceutici più comuni nella pubblicità nei media e su internet una grande importanza viene data a quelli che servono a “tenere pulito” l’intestino.

Nelle campagne di marketing viene evidenziato come l’intestino debba essere tenuto sgombro da eventuali “rifiuti” e sostanze tossiche le quali, rimanendo a lungo nel tratto intestinale, potrebbero infatti a lungo andare essere assorbite dall’intestino e penetrare nel sangue. Da qui la necessità, amplificata di “pulire” il grande intestino o colon.

Latte e cereali per gli sportivi, meglio che gli “sport drinks”

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Una tazza di latte con cereali è altrettanto efficace degli “sport drinks” per recuperare le energie al termine di un’attività sportiva.

E’ questo il risultato di una ricerca pubblicata sulla rivista Journal of the International Society of Sports Nutrition curato dalla BioMed Central.

Il risultato della ricerca è interessante soprattutto per quanto riguarda il portafoglio degli sportivi e degli atleti, visto che una tazza di latte e cereali è decisamente più economica che non gli integratori energetici.

Il fisiologo Lynne Kammer, dell’Università del Texas, ha guidato un gruppo di ricercatori che hanno studiato gli effetti fisiologici del cibo dopo un esercizio fisico sostenuto.

L’eccesso nel consumo di bibite a base di caffeina provoca ipopotassiemia

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Il consumo di soft drink e di bibite analcoliche ha raggiunto livelli mai visti prima d’ora, ed i medici cominciano a mostrarsi preoccupati soprattutto per le conseguenze sulla salute di questo uso smodato.

Una recente pubblicazione su International Journal of Clinical Practice riporta la preoccupazione di un medico del Dipartimento di Medicina Interna dell’Università di Ioannina, in Grecia, secondo il quale una serie di problemi di salute sono provocati proprio dal consumo eccessivo di bibite, come ai denti, alla demineralizzazione delle ossa, al diabete nonché, ha rilevato, un uso eccessivo di bibite “cola” porta alla ipopotassiemia, una carenza di potassio nel sangue che influisce sulle funzioni vitali dei muscoli.

Diabete

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Il diabete è una sindrome da disordine del metabolismo, che ha diversi fattori scatenanti tra i quali una componente ereditaria e, sovente, problemi ambientali legati soprattutto all’alimentazione.

Nel mondo occidentale il diabete è tra le prime cause di cecità tra gli adulti, nonché di infezioni renali, ed è una delle sindromi maggiormente implicate nelle complicazioni cardiocircolatorie, ipertensione, infarti ed ictus.

Benefici del caffè per la salute

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Nuovi studi provenienti da diversi ricercatori (Rob van Dam, epidemiologo della Harvard School of Public Health e Terry Graham, cattedratico di Salute e Scienze Nutrizionali all’Università di Guelph in Canada), hanno ultimamente tentato di ridimensionare la pericolosità del caffè, naturalmente se consumato con moderazione: sebbene non si possa dire che sia una bevanda salutare (per esempio per tenere a bada il colesterolo), tuttavia non è un bevanda ad alto rischio per la salute.

E’ assolutamente necessario innanzitutto distinguere tra caffè e caffeina, che sono due cose molto diverse, sottolineando che nel caffè la percentuale di caffeina è intorno al 2%, e che nel restante 98% ci sono centinaia, se non migliaia di sostanze che invece possono essere “buone” per il nostro organismo.

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