Ipertensione arteriosa: un virus è tra le cause

di Redazione

Un nuovo studio suggerisce per la prima volta che il citomegalovirus (CMV) è una delle cause dell'alta pressione sanguigna.

cuore

Un nuovo studio suggerisce per la prima volta che il citomegalovirus (CMV), una infezione virale molto comune che colpisce tra il 60 e il 99 per cento degli adulti in tutto il mondo, è una delle cause dell’alta pressione sanguigna, il principale fattore di rischio per le malattie cardiache, ictus e malattie renali.
Pubblicati nel maggio di quest’anno sulla rivista PLoS Pathogens, i risultati dimostrano inoltre che, se combinato con altri fattori di rischio per le malattie cardiache, il virus può portare allo sviluppo di arteriosclerosi, o all’indurimento delle arterie.

Membro della famiglia dei virus dell’herpes, il citomegalovirus colpisce tutte le fasce d’età ed è fonte di infezioni congenite tra le quali la mononucleosi e gravi infezioni ai pazienti sottoposti a trapianto di organi.
Dopo i 40 anni di età la maggior parte degli adulti contrae il virus, che però resta latente all’interno dell’organismo senza creare problemi salvo attivarsi quando il sistema immunitario si è indebolito.

Studi epidemiologici già realizzati avevano accertato che il virus è attivo nei casi di restenosi (la chiusura di una arteria dopo alcuni mesi da un intervento cardiaco) sui pazienti che hanno subito trapianti. Il virus è stato anche collegato allo sviluppo dell’arteriosclerosi, sebbene, in entrambi i casi, il meccanismo con cui agisce è tuttora sconosciuto.
Questo nuovo studio ha riunito un team di ricercatori provenienti da discipline diverse, malattie infettive, la cardiologia, allergie e patologie per approfondire l’argomento.
Nella prima parte dello studio, gli scienziati hanno esaminato quattro gruppi di topi di laboratorio. Due gruppi di animali sono stati alimentati con una dieta standard e due gruppi invece con una dieta ad alto tasso di colesterolo. Dopo un periodo di quattro settimane, un gruppo con dieta standard ed un gruppo con dieta ad alto colesterolo sono stati infettati con il citomegalovirus.
Sei settimane dopo, ai topi è stata misurata la pressione sanguigna.
Tra i topi alimentati con dieta standard, quelli infettati dal virus presentavano un aumento della pressione arteriosa. I risultati più eclatanti riguardano però il secondo gruppo di topi, quelli alimentati con dieta ad alto tasso di colesterolo ed infettati dal virus: il 30% non solo avevano un considerevole aumento della pressione arteriosa ma anche i primi segni di un processo di arteriosclerosi.
Ciò suggerisce che c’è una relazione tra le diete ricche di colesterolo e l’azione del virus.
La seconda parte dello studio si è concentrata in esperimenti su colture cellulari.
Una prima analisi ha dimostrato che il citomegalovirus stimola la produzione di citochine infiammatorie (molecole proteiche) nei topi infettati, indicando così che il virus causa l’infiammazione delle cellule vascolari.
Una seconda analisi ha rilevato che l’infezione spinge il rene del topo ad aumentare la produzione di renina, un enzima che attiva il sistema renina-angiotensina-aldosterone il quale provoca un aumento della pressione sanguigna.
Uno dei risultati degli esperimenti quindi è il fatto che nuovi studi devono essere attivati per scoprire eventuali cause virali nei disturbi cardiovascolari, e che un vaccino contro il citomegalovirus o una terapia antivirale potrebbero risolvere alcuni casi di ipertensione arteriosa.

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