Tinture in gravidanza: sì o no?

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Una domanda che spesso assale le donne in gravidanza è se si possono fare tinture per capelli permanenti e le risposte variano dal si può, al forse, al ma assolutamente no.
Molti ginecologi si trovano così a fronteggiare un problema, che all’apparenza può sembrare banale, ma che per le donne è una situazione di disagio e non soltanto un vezzo.
Gli specialisti dicono che nel primo trimestre sarebbe meglio non utilizzare tinture, soprattutto contenenti sostanze chimiche (in particolar modo ammoniaca) perchè è il momento in cui si stanno formando gli organi interni nel feto.
La colorazione e la decolorazione del capello è un procedimento che riguarda il fusto, ossia la parte che viene fuori dal cuoio capelluto, per cui le sostanze possono penetrare, sebbene in minima parte, all’interno dell’organismo.

Il dentista contro l’ictus

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Già è stato detto che l’igene orale è direttamente correlata alla prevenzione delle malattie cardiovascolari e che lavarsi i denti aiuta a proteggere il cuore.
Questo perchè i batteri che si formano all’interno della bocca possono entrare in circolo nel sangue attraverso le ferite o i tagli nelle gengive e formare coaguli nel sangue determinando così infarti ed ictus.
Recarsi dal dentista regolarmente aiuta quindi a prevenire malattie cardiovascolari, ma è una strategia che però funziona soltanto per le donne.

Gravidanza e aereo

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La domanda di molte donne che sono in attesa di un figlio è sapere se è possibile volare in aereo senza correre rischi per il bambino.
La risposta è che si può viaggiare tranquillamente fino alla trentaseiesima settimana di gestazione se la gravidanza procede senza nessun problema.

Seconso recenti studi infatti, la donna può comportarsi esattamente come gli altri passeggeri senza dover incorrere in qualche potenziale disturbo; il periodo migliore, nell’eventualità che il viaggio possa essere programmato, è meglio spostarsi nel secondo trimestre poichè diminuiscono i rischi correlati alla salute del nascituro.

Le compagnie aeree per tutelarsi però, permettono viaggi lunghi alle future mamme che hanno gravidanze singole, fino alla 35esima massimo 36esima settimana, mentre per quelle plurime fino alla 32esima e viene fatto compilare un modulo in cui la passeggera dichiara a che stato della gravidanza si trovi.

Gotta e succhi di frutta

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La gotta è una malattia che viene ritenuta appartenente al passato (che ha colpito molti personaggi illustri tra cui Carlo Magno, Charles Darwin, Giulio Cesare e Galileo Galilei) ma che è ancora presente ai nostri giorni, presentando gli stessi sintomi di allora.
Un recente studio ha dimostrato che questa malattia è causata da un malfunzionamento di un gene nel 20% dei casi.
La causa di questa malattia è la presenza di di acido urico in percentuali molto elevate nel sangue che si deposta nelle articolazioni e nei tendini.
Da una ricerca si è evinto che la gotta può essere incrementata nelle donne dall’assunzione di uno o due bicchieri di succo di frutta, ma fondamentalmente è legata ad un’errata alimentazione che comprende un’elevata assunzione di grassi animali e di bevande alcoliche associata ad altri fattori come l’obesità, il diabete e l’ipertensione.

Dengue fever, bisogna aver paura?

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La dengue fever è un’ infezione portata dalle zanzare e causa una grave malattia simil -influenzale che può sfociare in una forma letale chiamata febbre dengue emorragica.
Questa malattia si presenta soprattutto nei climi tropicali e sub tropicali di tutto il mondo, soprattutto nelle aree urbane ed è spesso causa di morte tra i bambini in alcuni paesi asiatici.
I focolai di dengue si stanno espandendo ormai d’appertutto e l’Organizzazione Mondiale della Sanità la ritiene pericolosa al pari della malaria, tanto che ben due quinti della popolazione mondiale è in pericolo.

Sindrome da colon irritabile

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La sindome del colon irritabile è conosciuta anche come colite ed è una patologia che interessa l’ultimo tratto dell’intestino.
La colite è una malattia di cui non si conoscono le cause, ma si pensa che possa essere psicosomatica, provocata più che altro, da forte stress, agitazione e ansia.
Questi elementi legati alla sedentarietà ed alla cattiva alimentazione provocano questa malattia, che, se non viene curata può diventare colite nervosa o, nel peggiore dei casi, colite ulcerosa.
I sintomi possono essere di varia natura, ma principalmente si riscontrano fastidi addominali che provocano meteorismo (un senso di gonfiore provocato dai gas intestinali), flatulenza e tensioni addominali che possono provocare anche nausea e vomito.

Prevenire il diabete con il caffè

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La classica tazzina di caffè che la maggior parte degli italiani è solita bere dopo i pasti potrebbe alla lunga ridurre il rischio di diabete.

E’ questa la conclusione a cui è arrivato L’Inran, l’Istituto Nazionale di Ricerca sugli Alimenti e la Nutrizione, che nei giorni corsi ha diffuso una nota mediante la quale sono stati resi noti i risultati di una recente ricerca, che ha individuato una possibile azione del caffè nella prevenzione del diabete, individuando così un nuovo metodo preventivo che si va ad aggiungere a quello delle verdure a foglia verde e dell’allattamento al seno).

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