Sclerosi Multipla: il caso mediatico del dott. Zamboni

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Si continua a parlare della Sclerosi Multipla e del caso del dottor Zamboni in quanto ormai è diventato un caso nazionale, tanto che è sorto un gruppo su Facebook di 30 mila iscritti che fa da collante tra malati e parenti,fino a generare un caso mediatico.
Il fatto è, che complici le campagne mediatiche, molte persone si stanno rivolgendo al dottor Zamboni con la speranza di poter avere una cura definitiva alla malattia, che , secondo il dottore, ha una stretta correlazione con la CCSVI, una patologia che provoca il restringimento delle vene che portano il sangue al cervello, formando dei ristagni all’interno di quest’ultimo.
Come la cura Di Bella insegna però, è importante non farsi entusiasmare dalla popolarità, ma restare con i piedi ben piantati per terra.

E’ possibile prevedere il futuro?

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L’essere umano è sempre stato ossessionato dalla possibilità di prevedere il futuro ed esistono molti racconti e molti miti che si perdono nella notte dei tempi che parlano di divinazione.
Dalla pizia dell’Oracolo di Delfi che prevedeva il futuro in nome del dio Apollo, fino ai nostri giorni con l’eroina di Twilight che ha ricevuto questo dono, gli uomini hanno sempre cercato di avere questo potere.
Ebbene, dopo secoli di studi e di supposizioni, i medici moderni sono arrivati alla conclusione che la mente umana è in grado di leggere il futuro, poichè esistono diversi esempi di precognizione, che vengono catalogati come processi anomali di trasferimento di informazioni o energia, ma che al momento non godono di una spiegazione scientifica vera e propria.

Dormire con la luce accesa provoca la depressione

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Secondo alcune ricerche, sembrerebbe che dormire con la televisione accesa o con una lampada che emana una calda luce sia assolutamente controproducente per chi soffre di depressione.
Questo perchè la luce accesa durante il sonno può seriamente influenzare l’umore e portare ad avere sintomi depressivi.
Secondo i ricercatori dell’Università dell Ohio State, una luce, anche fioca, può portare ad avere disturbi, alterando il funzionamento di una parte delle cellule cerebrali responsabili del ciclo sonno veglia , comportando così degli sbalzi d’umore e di consenguenza una possibile incidenza di cadere nella depressione.

Primo trapianto di cellule staminali nel cervello per curare l’ictus

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Qualche giorno fa un team di medici britannici ha trapiantato alcune cellule staminali nel cervello di un uomo, in un intervento molto all’avanguardia in Scozia, con lo scopo di testare la sicurezza di una terapia per pazienti con disabilità dopo un ictus.
Qulache tempo fa sono state prodotte dalle cellule staminali della pelle, cellule del sangue proprio con lo scopo di non dover fare trasfusioni con sangue di diverso DNA del paziente , che in caso di trapianto non provocherebbe rigetto.
Questo intervento è stato effettuato per la prima volta al mondo proprio con lo scopo di curare i pazienti colpiti da ictus con le cellule staminali nervose.

Perchè non si ricordano i nomi delle persone?

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Capita sovente che ci troviamo a parlare con qualcuno di cui non ricordiamo il nome oppure che mentre guardiamo un personaggio famoso in televisione non riusciamo ad associare il volto con il nome.
Questo perchè avviene? Perchè all’interno del cervello è presente un circuito che permette alle persone di elaborare queste informazioni che dall’area orbito -frontale fanno scattare l’input che poi viene inviato verso il polo temporale che lo recepisce.
Ciò che fa da collegamento a queste due parti del cervello è il fascicolo uncinato che passa l’informazione fino a trovare il nome che corrisponde alla persona che abbiamo davanti.

L’atrofia muscolare spinale

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L’atrofia muscolare spinale è una malattia delle cellule nervose del midollo spinale.
Da queste cellule partono i nervi collegati ai muscoli che trasmettono i segnali motori, per questo motivo la Sma (in inglese Spinal muscular atrophy) colpisce i muscoli volontari responsabili di qualsiasi tipo di movimento.
E’ una malattia autosomica recessiva (come ad esempio la Sindrome di Gorlin Goltz di cui abbiamo parlato recentemente) e che quindi si manifesta soltanto nel momento in cui tutti e due i genitori ne sono portatori e la percentuale che ciò avvenga è del 25% ossia si uno su quattro.
Esistono delle forme anche molto rare di questa malattia che possono manifestarsi come come forma mutante oppure autosomica dominante.
Di solito, questa patologia colpisce i muscoli più vicini al tronco e quindi rende più difficile la mobilità delle gambe, mentre gli arti superiori risultano meno coinvolti.
La sma di tipo 1 colpisce i bambini al di sotto dei sei mesi d’età oppure risulta già presente nei mesi finali della gravidanza e si riscontra con una mancanza di movimenti fetali.
Di solito un bimbo colpito dal tipo 1 non è in grado di sollevare la testa o di compiere progressi fisici e motori, oppure può anche presentare una difficoltà ad inghiottire la propria saliva, il petto può apparire concavo dovuto alla debolezza e al cattivo sviluppo dei muscoli ntercostali.

I sogni come si formano?

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L’amigdala e l’ippocampo svolgono un ruolo cruciale nell’induzioni delle emozioni e nella formazione della memoria durante lo stato di veglia e sono i diretti responsabili dei sogni notturni.
Il dipartimento di psicologia dell’Università La Sapienza assieme al dipartimento di Neurologia clinica e comportamentale dell’IRCCS santa Lucia ed assieme ai ricercatori dell’Università de L’aquila e Bologna hanno scoperto, grazie ad una tecnologia innovativa che sfrutta la risoluzione delle teniche di neuroimmagine, che queste due parti del cervello inducono i sogni.
Con questa tecnologia è stato possibile misurare volume e densità della materia grigia dell’amigdala e dell’ippocampo mettendoli in relazione con i sogni ricordati durante il risveglio e si è dimostrato che i parametrici volumetrici e strutturali dei due nuclei del cervello predicono gli aspetti qualitativi del sogno per ogni singola persona.

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