Il tabacco, anche se non fumato, provoca infarti ed ictus

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In questi ultimi anni, grazie alle tante campagne sulla salute diffuse in tutto il mondo, e principalmente nei paesi industrializzati, la consapevolezza che fumare provoca grossi danni alla salute è diventata patrimonio comune di molti.
Questo però ha anche stimolato l’idea che l’assunzione di tabacco in altro modo, per esempio attraverso l’inalazione o masticandolo, sia meno nocivo per la salute. Ciò ha contribuito in questi anni alla diffusione di prodotti alternativi alle sigarette ma sempre a base di tabacco: in particolare il tabacco da fiuto, soprattutto in un pubblico giovane e principalmente in Europa e negli Stati uniti.

La marijuana attenua i danni al cervello provocati dall’alcool

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La marijuana offre una protezione al cervello contro i danni cerebrali provocati dall’assunzione massiccia di alcool.
Un equipe di ricercatori dell’Università di San Diego, in California, che ha pubblicato lo studio sulla rivista scientifica Neurotoxicology and Teratology riporta i dati di una ricerca condotta attraverso l’uso di sofisticate scansioni della materia cerebrale su un campione di giovani.
Questi sono stati suddivisi in tre gruppi: un gruppo di consumatori di marijuana e forti bevitori, un gruppo di forti bevitori ma non usi al consumo di marijuana ed un gruppo di controllo che non aveva nessuna esperienza né nell’uso della sostanza stupefacente né dell’alcool.

Il pacchetto di sigarette induce ancora in errore i consumatori

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In molti paesi sui pacchetti di sigarette è vietato scrivere “leggero” o “a basso tenore di catrame”, perchè è stato appurato che tali messaggi inducono nel consumatore l’idea che le sigarette contenute in questi pacchetti siano meno dannose per la salute, cosa assolutamente non vera.
Ma uno studio recente ha dimostrato che ci sono altri aspetti del “packaging” delle sigarette che inducono i consumatori nello stesso errore.
Un equipe di ricercatori canadesi dell’Università di Waterloo in Ontario ha infatti evidenziato come anche il colore della confezione, o altre parole utilizzate sul pacchetto, “silver”, “smooth” influenzano l’acquirente.

Bere molto influenza la capacità di interpretare le emozioni degli altri

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Bere molto può influenzare la capacità di riconoscere le emozioni espresse sul viso delle persone che ci stanno intorno. Questi i risultati di uno studio condotto da ricercatori dell’Università di San Diego in California, che hanno utilizzato la risonanza magnetica funzionale per monitorare l’attività cerebrale di 15 alcolisti di lunga data, mentre guardavano immagini di volti che presentavano espressioni emotive positive o negative.

Sigarette elettroniche cancerogene come quelle normali?

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Tra i nuovi gadget elettronici eccone uno che è già al centro di polemiche e di dibattito, soprattutto per le sue conseguenze sulla salute: la sigaretta elettronica.
Si tratta di un dispositivo simile in tutto e per tutto alla normale sigaretta, all’interno una batteria al litio riscalda una miscela composta di nicotina sciolta in una sostanza, il glicole propilenico, permettendo all’utilizzatore di inalare i vapori e di assumere nicotina, senza però gli effetti collaterali legati alla combustione come avviene per la sigaretta. Un led rosso luminoso sulla punta, e gli sbuffi di fumo bianco completano la simulazione delle sigarette vere.

I film inducono gli adolescenti a fumare anche se fanno sport

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Una ricerca effettuata da un gruppo di scienziati statunitensi del Dipartimento di Pediatria del Hood Center for Children and Families, presso la Dartmouth Medical School del New Hampshire, ha scoperto che, sebbene partecipare ad attività sportive di squadra limita la tendenza dei bambini a diventare fumatori una volta adulti, tale effetto benefico è notevolmente ridotto se gli stessi bambini vengono a contatto con film in cui sigarette e fumo giocano un ruolo importante.
I film, secondo i ricercatori, possono influenzare gusti e comportamento, dalla cultura al modo di vestire, e quindi anche l’attitudine al fumo.
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