Sigarette elettroniche cancerogene come quelle normali?

di Redazione

Tra i nuovi gadget elettronici eccone uno che è già al centro di polemiche e di dibattito, soprattutto per le sue conseguenze sulla salute: la sigaretta elettronica.

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Tra i nuovi gadget elettronici eccone uno che è già al centro di polemiche e di dibattito, soprattutto per le sue conseguenze sulla salute: la sigaretta elettronica.
Si tratta di un dispositivo simile in tutto e per tutto alla normale sigaretta, all’interno una batteria al litio riscalda una miscela composta di nicotina sciolta in una sostanza, il glicole propilenico, permettendo all’utilizzatore di inalare i vapori e di assumere nicotina, senza però gli effetti collaterali legati alla combustione come avviene per la sigaretta. Un led rosso luminoso sulla punta, e gli sbuffi di fumo bianco completano la simulazione delle sigarette vere.

C’è, però, un ma: la Food and Drug Administration, l’importante organo di controllo statunitense su farmaci ed alimenti, analizzando circa 20 diversi tipi di sigarette elettroniche, ha trovato che in alcune di esse erano presenti sostanze cancerogene quali il nitrosammide, e che in altre era presente il dietilenglicole, un emulsionante che può essere velenoso.

In qualche caso l’organismo di controllo ha anche verificato che piccole quantità di nicotina erano presenti anche in quelle sigarette elettroniche che affermavano di esserne prive.

Questi dati sono stati contestati dalle ditte produttrici, che affermano che tali risultati sono stati ottenuti su un numero limitato di dispositivi, e che quindi non possono essere considerati validi per tutte le versioni di sigarette elettroniche presenti in commercio, un affare che negli Stati Uniti ha toccato i 100 milioni di dollari di vendite.

Una ulteriore considerazione è però necessaria: molti di questi dispositivi offrono al consumatore anche miscele profumate, per esempio alla mela, al cioccolato o alla menta, e ciò potrebbe renderle particolarmente attraenti per il pubblico degli adolescenti, e dei bambini, invogliando questi all’uso della nicotina e ad un approccio positivo con la sigaretta.

Fonte:Los Angeles Times

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