Ormone dello stress favorisce la dipendenza da alcool

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Un ormone dello stress sarebbe responsabile dell’alcolismo, almeno negli animali, come ha recentemente ssostenuto un’equipe di ricercatori dello Scripp Research Institute grazie ad una ricerca prossimamente pubblicata su Biological Psychiatry.
Una ricerca che potrebbe fornire in futuro spunti di sviluppo per strategie terapeutiche per coloro che soffrono di dipendenza.
La ricerca si rivela essere un importante passo in avanti nella comprensione di come cambia il cervello da una condizione normale ad una di dipendenza alcoolica.

Sigarette, più che problemi comportamentali annunciano l’uso di marijuana

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Fumare sigarette da molto giovani, più che i problemi comportamentali, potrebbero essere alla base del precoce consumo di marijuana tra gli adolescenti.
Lo ha constatato un recente studio realizzato da ricercatori olandesi su un campione di 1600 giovani, monitorati dall’età di 10 – 12 anni e, periodicamente in età superiore fino al compimento dei 18 anni.

I risultati hanno mostrato che l’associazione tra ciò che i ricercatori hanno definito con il termine “esternalizzazione di problemi comportamentali”, come problemi di condotta scolastica, deficit di attenzione ed iperattività, o anche la tendenza alla contrapposizione ed al conflitto non hanno sortito risultati coerenti rispetto all’uso della marijuana.

Cocaina e morti improvvise

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L’immagine della cocaina come droga sicura ed innocua, ideale da utilizzare nei party e per far festa è un vero e proprio mito da sfatare.
Un nuovo studio condotto nel sud della Spagna da ricercatori dell’Istituto di Medicina Legale di Siviglia ha infatti dimostrato che la sostanza è responsabile di circa il 3% delle morti improvvise.
Tante le conseguenze letali dell’assunzione di cocaina, che può avere effetti devastanti per chi la usa, e può essere la causa di attacchi di cuore, malfunzionamento del ritmo cardiaco e ictus.

Choking Game o Space Monkey

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Secondo le autorità statunitensi negli ultimi anni si è ampiamente diffuso un pericoloso gioco tra bambini ed adolescenti, conosciuto come “Choking Game” o “Space Monkey“. Si tratta di un gioco che comporta un tentativo deliberato di strangolamento, che si attua da soli, in coppia o in gruppo, e che permette di raggiungere uno stato di euforia che dura qualche istante.
Il “gioco” però risulta essere potenzialmente molto nocivo e persino letale: può causare infatti convulsioni, mal di testa, e gravi danni alla colonna vertebrale ed al cervello.

Scoperto un nuovo fattore scatenante della dipendenza da cocaina

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Nel cervello è stato identificato un meccanismo chiave che spiegherebbe i motivi per cui gli utilizzatori di cocaina ne diventano dipendenti. Gli scienziati del National Institute on Drug Abuse (NIDA), alle dirette dipendenze del governo degli Stati Uniti, hanno scoperto tale meccanismo in esperimenti realizzati su topi da laboratorio, e ciò potrebbe portare, in un futuro, allo studio di nuovi trattamenti nella cura della tossicodipendenza.

Smettere di fumare e rischio diabete

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Secondo un recente studio statunitense, smettere di fumare aumenta notevolmente il rischio di sviluppare il diabete di tipo due. Secondo i ricercatori, tra chi smette di fumare il 70% è a rischio di sviluppare la malattia nei primi sei anni dall’ultima sigaretta.

Secondo i ricercatori il motivo principale di tale fenomeno è legato al fatto che tendenzialmente chi smette di fumare acquista peso.
Ciò non significa, mette in guardia lo studio, pubblicato su Annals of Internal Medicine che non si debba per questo motivo smettere di fumare e che i risultati teorici di questo studio non sono assolutamente da utilizzare come alibi.

Il senso dell’equilibrio non si recupera completamente se ex alcoolisti

La sobrietà conquistata per un lungo periodo, dopo esser guariti dall’alcoolismo, potrà anche essere di grande aiuto nel recuperare l’equilibrio, anche se l’ex alcoolista non potrà più recuperare per intero l’equilibrio originario.
Questo il risultato di uno studio condotto dal dipartimento di psichiatria e scienze comportamentali della Stanford University School of Medicine. Secondo gli autori, con la sobrietà, l’andatura e l’equilibrio diventano maggiormente stabili. Tuttavia, anche dopo un periodo di sobrietà prolungato, le persone con dipendenza conclamata e di lungo periodo dall’alcool, potrebbero continuare ad avere difficoltà a stare in piedi in equilibrio.
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