Scarsa autostima da bambini come fattore di rischio per l’obesità

obesita

Una scarsa autostima da bambini può essere un fattore di rischio dell’obesità una volta raggiunta l’età adulta.
Questi i dati di un studio condotto su 6500 partecipanti, realizzato in un intervallo di tempo di 20 anni, e condotto da ricercatori del King’s College di Londra.
La ricerca è stata pubblicata su BMC Medicine e tra i risultati di questa una serie di dati interessanti.

Vivere in luoghi rumorosi aumenta il rischio di alta pressione

traffico

Uno studio svedese afferma che le persone che vivono vicino a strade rumorose hanno un rischio maggiore di sviluppare ipertensione arteriosa.
I dati, forniti da ricercatori dell’Università di Lund, in Svezia, hanno riportato l’analisi di questionari somministrati su un campione di 28.000 persone residenti in differenti quartieri della città.
Secondo la ricerca, un’esposizione giornaliera a rumori che toccano i 60 decibel si è rivelata un fattore di rischio per la pressione arteriosa superiore del 25%, un risultato da prendere in seria considerazione.

Condotte di vita poco salutari influiscono sulle capacità cognitive da anziani

fumatore

Una condotta di vita non salutare è fortemente legata all’aumento di deficit cognitivi una volta diventati anziani.
Se precedenti ricerche avevano già evidenziato come comportamenti poco salutari come fumare o non svolgere attività fisiche e mantenere una dieta scarsa di apporti di frutta e verdura siano compromissori delle funzioni della memoria in età adulta e negli anziani, un nuovo studio, condotto da ricercatori francesi dell’ Hopital Paul Brousse di Villejuif in Francia hanno confermato tali risultati in un uovo studio pubblicato su American Journal of Epidemiology.

Caffeina e diete non salutari espongono al rischio di aritmie cardiache

caffe

Le persone che bevono molto caffè, ma che non seguono una dieta mediterranea sono più a rischio di avere fibrillazione atriale, che si manifesta quando il cuore batte in maniera irregolare e scostante, provocando sintomi come fiato corto, senso di fatica, ed aumentando i rischi di ictus.
Lo studio, condotto da ricercatori dell’Università degli Studi di Modena, si è basato su una serie di questionari, somministrati a pazienti cui era stato recentemente diagnosticata aritmia cardiaca, che riguardavano le loro abitudini alimentari compreso il consumo di caffeina.

Broccoli e cavoli efficaci contro l’arteriosclerosi

broccoli

I ricercatori dell’Imperial College di Londra hanno scoperto uno dei motivi per cui verdure come broccoli, cavoli e cavolfiori sono salutari per il cuore.
Una sostanza chimica trovata in queste verdure infatti influisce su un meccanismo naturale di difesa che protegge le arterie.
E’ noto che malattie come l’arteriosclerosi generalmente sono provocate dall’accumulo di placche nel tessuto arterioso: queste placche non si formano in maniera uniforme su tutto il sistema arterioso, ma tendono ad accumularsi in punti precisi, là dove curve e ramificazioni dei vasi sanguigni rendono il flusso di sangue più lento.

Mangiare di notte fa aumentare con più facilità di peso

frigo

Mangiare tardi la notte aumenta il rischio di accumulare peso.
E’ questo il risultato di uno studio recentemente pubblicato sulla rivista Obesity, e realizzato da un’equipe di ricercatori della Northwestern University in Illinois (USA).
L’esperimento è stato condotto su due gruppi di topi da laboratorio, ed è durato per sei settimane durante le quali gli animali erano nutriti con una dieta ad alto contributo di grassi, in momenti differenti del “ciclo di veglia”, ovvero i momenti della giornata regolati dal nostro orologio biologico, il ritmo circadiano.

La dieta mediterranea riduce la necessità di farmaci nei diabetici

dietamediterranea

La dieta mediterranea continua a mietere consensi e riconoscimenti quando si parla di alimentazione salutare. L’ultimo al riguardo è lo studio condotto da ricercatori dell’Università di Napoli specializzati in endocrinologia e malattie metaboliche.
La ricerca si è basata sulla comparazione tra due gruppi di pazienti affetti da diabete di tipo 2 appena diagnosticato, un gruppo, di 108 persone, sottoposto ad un regime di dieta mediterranea, l’altro, di 107 persone, sottoposto ad una dieta povera di grassi.
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