Sesso e problemi di cuore

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Molti di coloro che sopravvivono ad un infarto tendono ad evitare il sesso nella convinzione che questo possa essere un fattore di rischio per nuove crisi cardiache.
Lo sostiene un’equipe di ricercatori, che di recente ha presentato il suo rapporto in merito durante un meeting nazionale dell’American Heart Association statunitense.
Un recente studio in merito, su più di 1700 pazienti ha però evidenziato come il rischio di morire a causa dell’attività sessuale nelle persone che hanno subito un infarto è in realtà molto basso.

Curare la pressione alta via web

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Il web non è solo una grande fonte di informazione libera ed accessibile a tutti, ma anche uno strumento efficace per migliorare ed intensificare il rapporto tra medico e paziente. Tanti in quest’epoca gli studi sulle potenzialità del web come strumento di cura ed assistenza a distanza. Come quello, recente, realizzato dall’American Heart Association che ha valutato la qualità dell’assistenza a distanza per le persone con ipertensione arteriosa e problemi cardiaci.

Vita in alta quota possibile grazie ad alcuni geni

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“Un bell’esempio di darwinismo”, così il professor Hog Montgomery dell’Università di Londra ha commentato il recente studio condotto da ricercatori dell’Università dello Utah che hanno scoperto come i tibetani abbiano almeno 10 geni che risultano utili per vivere ad altitudini elevate.
La ricerca, pubblicata su Science, potrebbe in futuro essere utile per orientare strategie di cura e terapie per trattare sintomi e malattie causate dall’alta quota.

Ruolo dei trigliceridi nelle malattie cardiache?

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Un recente studio ad opera di ricercatori dell’Università di Cambridge ha recentemente osservato con attenzione il ruolo dei trigliceridi nello sviluppo delle malattie cardiache.
I trigliceridi sono prodotti dal fegato, e derivano dal consumo di alimenti come le carni ed i prodotti lattiero-caseari. L’analisi di 101 precedenti studi, su un campione in totale di 350 mila persone, ha rilevato come le persone che hanno un livello elevato di trigliceridi risultano maggiormente a rischio di problemi di cuore.

Aspirina e morbo di Crohn: esiste un legame?

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Un nuovo studio britannico rileva che le persone che prendono l’aspirina ogni giorno hanno un rischio maggiore di sviluppare il morbo di Crohn, un disturbo che può avere effetti anche molto seri sulla condizione di salute dell’apparato digerente. Un legame, quello tra aspirina e morbo di Crohn, rilevato durante una ricerca che ha monitorato 200 mila volontari di diversi paesi europei di età compresa tra i 30 ed i 74 anni. Un legame tuttavia molto ridotto, con una probabilità che l’aspirina influisca sullo sviluppo del morbo di Crohn in proporzione di uno a duemila.

Sesso, dieta e danza per combattere la pressione alta

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Si sa bene che l’alta pressione è uno dei principali fattori di rischio per le malattie cardiovascolari, ed aumenta la possibilità di infarti ed ictus.
E questa condizione, diffusa e comune nell’occidente industrializzato, sta diventando un problema di una certa urgenza anche nei paesi che in questi anni stanno conoscendo uno sviluppo economico in crescita esponenziale, i cosiddetti paesi emergenti. In Brasile per esempio, il Ministero della Salute ha rivelato che se nel 2006 l’alta pressione interessava circa il 21,5% dei brasiliani, nel 2009 la percentuale era salita al 24,9%, una crescita quindi di quasi 4 punti.

Vietare i grassi trans saturi?

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Nei paesi anglosassoni, è forte il dibattito in questo periodo sulla necessità o meno di bandire i grassi trans saturi dai cibi prodotti industrialmente.
Questo tipo di grassi, che in genere sono utilizzati nella confezione di margarine, dolciumi e prodotti da fast food sono già vietati in alcuni paesi, ed esperti inglesi sostengono che nel solo Regno Unito una riduzione dell’1% del consumo di grassi transaturi ridurrebbe il numero di decessi di almeno 7000 unità.
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