Impotenza predice infarti e insufficienze cardiache

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L’impotenza è un evidente segnale di rischio per infarti e morte per problemi cardiaci.
In parte l’intuizione che i problemi di disfunzione erettile potessero essere associabili a problemi cardiaci e di circolazione era già nota, ma la recente ricerca, realizzato da ricercatori tedeschi dell’Università di Saarland ha confermato ulteriormente questa associazione.
Uno studio compiuto su 1.519 uomini, già affetti da patologie e problemi cardiovascolari, che ha evidenziato come coloro che oltre ai problemi cardiaci erano anche impotenti avevano un rischio di arresto cardiaco almeno due volte superiore alla norma.
I ricercatori, che hanno pubblicato i risultati della loro ricerca sulla rivista Circulation, suggeriscono che gli uomini affetti da disfunzione erettile debbano essere posti sotto controllo anche per eventuali disturbi e problemi relativi a circolazione e cuore.

Priapismo

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Con il termine di priapismo si identifica una condizione che accade quando si verifica un’erezione del pene che dura per un tempo superiore alle 4 ore, una condizione particolarmente dolorosa e che può avere conseguenze anche gravi, portando ad alterazioni permanenti ed all’impotenza. Il sangue affluisce nel corpo cavernoso, provocando l’erezione, ma poi vi resta intrappolato e non riesce a drenare via. Il termine viene derivato dall’antico dio della fertilità Priapo, venerato sia presso i Romani che preso i Greci
E’ una condizione che si può verificare in tutte le fasce di età, ma è particolarmente comune tra i 5 ed i 10 anni e tra i 20 ed i 50 anni.

L’invecchiamento delle staminali è un fenomeno reversibile

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Gli scienziati hanno trovato un modo per stimolare le cellule staminali anziane nel sangue a comportarsi come cellule staminali giovani, una scoperta che potrebbe essere di aiuto nell’individuare interventi volti a rallentare il processo di invecchiamento cellulare.
La sperimentazione è stata compiuta su topi da laboratorio prelevando sangue da topi giovani e somministrandolo a topi anziani.
Le cellule staminali dei secondi hanno assunto le caratteristiche delle cellule staminali giovani, ed i tessuti degli animali più vecchi apparivano di conseguenza “ringiovaniti”.

Piombo nocivo per i bambini anche a livelli bassi

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Nei bambini anche livelli molto bassi di piombo possono danneggiare i reni. Questo il risultato di recenti ricerche effettuate nel Johns Hopkins Children’s Center, che abbassano ulteriormente i limiti stabiliti in passato dal CDC (Center for Disease Control and Prevention), la massima autorità statunitense sul monitoraggio e la salute della popolazione americana, che stabiliva in 10 microgrammi per decilitro il massimo di piombo nel sangue oltre il quale esso diventa nocivo.
Secondo lo studio dunque, pubblicato sulla rivista Archives of Internal Medicine, anche livelli inferiori di piombo possono essere dannosi.

Il cuore cambia il suo movimento a seconda di età e sesso

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Il cuore umano, nel suo intenso lavorio di pompaggio del sangue, si torce e si muove in continuazione, e questi movimenti, secondo una recente ricerca pubblicata su Circulation: Cardiovascular Imaging, differiscono a secondo dell’età e del sesso.
I ricercatori dell’University Hospital Freiburg hanno descritto i differenti movimenti del cuore in 29 donne e 29 uomini sani di diverse fasce d’età dai 20 ai 60 anni, utilizzando una tecnologia avanzata di imaging a risonanza magnetica.

L’aria inquinata fa aumentare la pressione del sangue

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Respirare aria inquinata anche solo per due ore può contribuire ad aumentare la pressione arteriosa e quindi il rischio di malattie cardiovascolari.
Un nuovo studio realizzato da un’equipe di ricercatori dell’Università del Michigan, punta il dito su uno dei problemi più comuni nei grandi centri urbani, l’inquinamento, ponendolo in relazione ad un fattore di rischio che finora non era stato preso in considerazione.
Si sapeva già infatti che l’inquinamento può provocare danni all’apparato circolatorio, allergie, dermatiti di vario genere, ma ancora non si era valutata l’influenza che esso potesse avere sulla pressione del sangue.

Cellule rare nel sangue associate allo sviluppo di tumori nei bambini

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Alcuni tipi di cellule che si trovano in circolazione nel sangue possono essere considerate importanti marcatori di diversi tumori infantili, e, probabilmente, anche possibili fattori di sviluppo di questi.
Lo afferma un’equipe di scienziati francesi che ha pubblicato i dati di una ricerca in questo campo sulla rivista Clinical Cancer Research.
I ricercatori hanno analizzato il sangue di 23 bambini affetti da tumore localizzato, di 22 bambini con cancro in fase di metastatizzazione e di 20 bambini sani.
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