Effetti collaterali della radioterapia

La radioterapia è, tra tutte quelle impiegate per la lotta al tumore, una delle più efficaci ed indolori.

Consiste, per chi non lo sapesse, per il bombardamento, con radiazioni ionizzati, della zona interessata, così che il tumore possa venir isolato dai tessuti sani circostanti e, dunque, venir eliminato cellula per cellula.

Certo è, però, che nonostante presenti questi indiscutibili vantaggi, la radioterapia ha, come qualsiasi altro trattamento, alcuni effetti collaterali, che potremo definire quali generali ed aspecifici o specifici, che colpiscono in maniera differente ogni persona anche a seconda della declinazione della patologia riscontrata, ma dai quali nessuno è immune.

EFFETTI COLLATERALI ASPECIFICI

Escozul, il caso di Josè Monzon

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Ieri sera è andata in onda su Italia Uno la seconda parte dell’ inchiesta di Giulio Golia sull ‘Escozul, il veleno di scorpione che pare curi il cancro.
Golia è ritornato a Cuba per intervistare Josè Monzon che è stato il primo a scoprire che l’Escozul poteva curare i tumori, e ha raccontato di aver guarito la figlia col tumore al pancreas.
Josè Monzon dice che è efficace a far regredire i tumori e ha dichiarato che nel 25% dei casi a lui sottoposti, il cancro è come scomparso mentre nell’ 85% dei casi la salute dei pazienti è migliorata dando quindi loro un’aspettativa di vita molto più lunga.

La radioterapia nei tumori cerebrali indebolisce le facoltà cognitive

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Gli interventi terapeutici su alcuni tipi di tumori cerebrali che prevedono l’uso di radiazioni, anche a bassa intensità, possono causare un calo progressivo del funzionamento cognitivo.
A queste conclusioni sono arrivati i ricercatori della VU University Medical Center di Amsterdam, che hanno condotto uno studio sulle capacità cognitive di 65 persone in cura per forme leggere di glioma, uno dei tumori al cervello più comuni e che spesso viene trattato proprio con radioterapia.
Circa la metà dei pazienti coinvolti nella ricerca erano stati sottoposti a radiazioni.

Un “cavallo di Troia” per sconfiggere i tumori

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Ancora oggi la brillante strategia militare con la quale Ulisse riuscì a penetrare le difese dell’invincibile città di Troia, il famoso cavallo di legno, è una dei più efficaci strumenti di attacco che l’arte bellica abbia mai ideato.
E ciò vale in egual modo, se, invece della conquista di una città, si tratta di sconfiggere uno dei nemici più pericolosi della salute umana, il cancro.
Un team di ricercatori australiani ha infatti sperimentato con successo negli animali da laboratorio una strategia di attacco alle cellule cancerose ispirata proprio al “cavallo di Troia”.

Tumore al cervello: nuovo farmaco sperimentale dai semi di cotone

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Un farmaco sperimentale derivato dai semi di cotone sembra essere promettente per la cura di uno delle più terribili forme di tumore al cervello, il glioblastoma multiforme, considerato come il più letale tra i tumori cerebrali ed anche uno dei più difficili da curare.

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