Partorire dopo i 30 anni per evitare il tumore dell'endometrio

Toxoplasmosi in gravidanza cosa non mangiare

Partorire dopo i 30 anni per evitare il tumore dell'endometrio
La toxoplasmosi suscita l’interesse generale soprattutto nei suoi aspetti più gravi riguardanti i rapporti con la gravidanza e gli effetti sul prodotto del concepimento.Si distinguono due forme di toxoplasmosi: la connatale e l’acquisita o primaria.In quella acquisita ,l’uomo si infetta principalmente in seguito all’ingestione delle cisti o delle oocisti.

Queste raggiungono l’intestino tenue ,dove si ha la liberazione delle forme infettanti ,con invasioni delle cellule dell’epitelio e successiva diffusione per via linfo-ematica in tutti gli organi,nelle cui cellule il parassita si moltiplica provocandone la distruzione.

Importanza del padre durante la gravidanza

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Gli studi sugli effetti della gravidanza sulla donna sono all’ordine del giorno, ma pochi fino ad ora sono stati gli studi su quanto influisce durante la gravidanza la presenza del padre. A colmare la lacuna il lavoro di recente realizzato da ricercatori della University of South Florida pubblicato su Journal of Community Health.
Secondo questo studio il coinvolgimento del padre durante il periodo di gravidanza ha un effetto sensibile sul rischio di mortalità nel primo anno di vita del bambino.

Depressione post-parto anche per i padri?

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I nuovi padri potrebbero essere, al pari delle madri, affetti da depressione post-parto, anche se in generale tale aspetto viene preso poco in considerazione, o viene del tutto trascurato.
Secondo una ricerca, apparsa di recente sulla rivista Journal of American Medical Association, sarebbero uno su 10, una percentuale che risulta sicuramente inferiore a quanto accade per le donne ma sicuramente di più di quello che fino ad oggi si pensava.

Tiroidite post-partum

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Da una recente indagine è emerso che una mamma su tre soffre di tiroidite post-partum, un’infiammazione della tiroide che sorge entro un anno dal parto e che nella maggior parte dei casi si risolve spontaneamente. In ogni caso gli esperti mettono in guardia le neomemme, si tratta infatti di un disturbo che in alcuni casi può portare a delle complicazioni, per cui è sempre opportuno rivolgersi ad un medico esperto e non abbassare la guardia fino a quando non si è completamente guariti.

Essere madri allontana il rischio di suicidio

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Una recente ricerca condotta a Taiwan, su circa un milione di donne ha rivelato come la maternità è uno dei più grossi ostacoli per il suicidio, e che più è alto il numero dei bambini cui la madre accudisce, meno alto è il rischio che essa possa commettere un suicidio.
Un fenomeno che empiricamente si conosceva già, ma che il recente studio contribuisce a rendere ancora più evidente.

E’ chiaro che una madre, emotivamente coinvolta nella crescita di un bambino sia meno portata al suicidio, e tale fenomeno, grazie al recente studio condotto in Asia, è equivalente anche in altre parti del mondo e non solo in occidente.

Il costo per ridurre la mortalità infantile nel mondo più basso di quello che si pensa

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Secondo una recente campagna lanciata dall’importante organizzazione internazionale “Save the Children”, ridurre la mortalità infantile nel mondo costerebbe molto meno di quanto siamo propensi a credere.
Save the Children sostiene che con appena 40 miliardi di dollari si potrebbe radicalmente ridurre il numero di bambini che in tutto il mondo muoiono per malattie come polmonite, diarrea o, addirittura, per mancanza di personale specializzato al momento del parto.

Ginnastica in gravidanza

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Durante la gravidanza, é importante che il sangue della madre, e quindi anche quella del nascituro, sia ben ossigenato mediante una buona respirazione.

La gestante ha la tendenza a fare movimenti respiratori brevi e insufficienti, soprattutto negli ultimi mesi, quando il diaframma (il più importante sistema muscolare della respirazione, posto fra il torace e l’addome) abbassandosi ad ogni inspirazione, si appoggia sull’utero e lo comprime.