Tè verde previene il tumore al polmone

teverde

Per migliaia di anni, in Cina, Giappone, India e Thailandia, il tè verde ha costituito un vero e proprio toccasana, utilizzato nell’alimentazione ed anche per le sue proprietà curative, al punto che un vecchio proverbio cinese afferma che è meglio restare tre giorni senza cibo che uno solo senza tè.
Sia in Asia che in Occidente tale antica usanza è quindi stata sottoposta a studi e ricerche per verificare se effettivamente il tè verde costituisse un alimento naturale dall’alto valore di prevenzione per alcuni disturbi e malattie.
Recenti studi hanno così verificato che esso risulta particolarmente utile nel prevenire il colesterolo alto, le malattie cardiache, l’artrite reumatoide, disturbi al sistema immunitario ed al fegato.
Un recente studio, condotto da ricercatori della Chung Shan Medical University di Taiwan hanno verificato che tale effetto di prevenzione del tè verde risulta particolarmente significativo anche nel caso dei tumori al polmone.

Sigarette, più che problemi comportamentali annunciano l’uso di marijuana

marijuana

Fumare sigarette da molto giovani, più che i problemi comportamentali, potrebbero essere alla base del precoce consumo di marijuana tra gli adolescenti.
Lo ha constatato un recente studio realizzato da ricercatori olandesi su un campione di 1600 giovani, monitorati dall’età di 10 – 12 anni e, periodicamente in età superiore fino al compimento dei 18 anni.

I risultati hanno mostrato che l’associazione tra ciò che i ricercatori hanno definito con il termine “esternalizzazione di problemi comportamentali”, come problemi di condotta scolastica, deficit di attenzione ed iperattività, o anche la tendenza alla contrapposizione ed al conflitto non hanno sortito risultati coerenti rispetto all’uso della marijuana.

Smettere di fumare e probabilità di sopravvivenza con tumore diagnosticato precocemente

fumatore

Smettere di fumare dopo la diagnosi di tumore al polmone, se questo è in fase iniziale, può raddoppiare le probabilità che il paziente viva ancora almeno cinque anni.
Secondo Norman Edelman, responsabile medico dell’associazione statunitense American Lung Association, i dati sono molto interessanti e significativi. E del tutto inaspettati nella loro ampiezza.

I tumori al polmone scoperti in fase iniziale possono avere un tasso di guarigione compreso tra il 50 ed il 60%, il problema è che non oltre il 20% delle volte questo viene diagnosticato allo stadio precoce.

Diabete, fumo e rischio infarti

fumatrice

La Canadian Diabetes Association ha recentemente incoraggiato i canadesi affetti da diabete a prendere le necessarie misure per smettere di fumare. Secondo gli esperti dell’associazione infatti nei diabetici il fumo aumenta di circa tre volte la possibilità di avere un infarto rispetto a chi ha il diabete ma non è un fumatore.

Cocaina e morti improvvise

489547_cocaine_stripes

L’immagine della cocaina come droga sicura ed innocua, ideale da utilizzare nei party e per far festa è un vero e proprio mito da sfatare.
Un nuovo studio condotto nel sud della Spagna da ricercatori dell’Istituto di Medicina Legale di Siviglia ha infatti dimostrato che la sostanza è responsabile di circa il 3% delle morti improvvise.
Tante le conseguenze letali dell’assunzione di cocaina, che può avere effetti devastanti per chi la usa, e può essere la causa di attacchi di cuore, malfunzionamento del ritmo cardiaco e ictus.

Smettere di fumare e rischio diabete

sigaretta3

Secondo un recente studio statunitense, smettere di fumare aumenta notevolmente il rischio di sviluppare il diabete di tipo due. Secondo i ricercatori, tra chi smette di fumare il 70% è a rischio di sviluppare la malattia nei primi sei anni dall’ultima sigaretta.

Secondo i ricercatori il motivo principale di tale fenomeno è legato al fatto che tendenzialmente chi smette di fumare acquista peso.
Ciò non significa, mette in guardia lo studio, pubblicato su Annals of Internal Medicine che non si debba per questo motivo smettere di fumare e che i risultati teorici di questo studio non sono assolutamente da utilizzare come alibi.

Sole, fumo e peso in eccesso invecchiano prima la pelle

rughe

Sole, fumo ed eccesso di peso hanno qualcosa in comune, tutti questi fenomeni infatti possono contribuire a danneggiare la pelle ed a farla invecchiare precocemente. Lo stabilisce una ricerca medica realizzata a Cleveland dai ricercatori della Case Western Reserve Medical School, che hanno avuto l’opportunità di poter studiare gli effetti dell’invecchiamento della pelle durante un festival nazionale di gemelli che si tiene ogni anno in una cittadina dell’Ohio, Twinsburg.
L’opportunità di studiare i gemelli è particolarmente utile per la scienza medica, perchè la somiglianza genetica permette di scoprire più agevolmente quali fattori ambientali e quali fattori genetici esercitano la loro influenza sull’organismo.
Panoramica privacy

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.