Acquistare farmaci su Internet è un rischio

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Un team di ricercatori del London Bridge Hospital ha recentemente pubblicato, su International Journal ol Clinical Practice uno studio che riguarda la vendita di farmaci online, verificando che si tratta di un mercato in forte crescita. Una crescita che, secondo le autorità mediche può essere allarmante, perchè si tratta di un mercato difficilmente sottoposto a controlli e regole ferree sulla qualità e veridicità dei prodotti venduti, con il rischio che il compratore non solo possa essere truffato, acquistando un farmaco inutile, ma che addirittura possa utilizzare farmaci falsi, con pericolose conseguenze per la propria salute.
Secondo lo studio, tra i farmaci più venduti online vi sono quelli per curare la disfunzione erettile, probabilmente perchè si tratta di medicinali che molti trovano imbarazzante procurarsi dal proprio medico.

Diabete, fumo e rischio infarti

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La Canadian Diabetes Association ha recentemente incoraggiato i canadesi affetti da diabete a prendere le necessarie misure per smettere di fumare. Secondo gli esperti dell’associazione infatti nei diabetici il fumo aumenta di circa tre volte la possibilità di avere un infarto rispetto a chi ha il diabete ma non è un fumatore.

Grasso su fianchi e cosce più salutare che nel girovita

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Un po’ di grasso in più su fianchi, sedere e cosce è benefico per la salute e protegge contro problemi cardiaci e metabolici.
Lo sostengono ricercatori britannici della Oxford University, che recentemente hanno pubblicato i dati di una loro ricerca in merito sulla rivista Journal of Obesity.

Secondo i dati forniti dallo studio, i tessuti adiposi accumulati in queste parti del corpo sono meno nocivi ed anzi contengono un agente antinfiammatorio che permette di ridurre eventuali fenomeni di ostruzione delle arterie.

Efficacia della pompa per insulina

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Una nuova ricerca evidenzia come l’uso di una pompa per l’insulina è altamente efficace nel trattare il diabete di tipo 1, ed è più comoda delle consuete tre iniezioni quotidiane cui si devono sottoporre i pazienti affetti dal male cronico.
Il diabete di tipo 1 occorre quando il pancreas della persona colpita non è in grado di secernere insulina a sufficienza, provocando un aumento pericoloso dei livelli di glucosio nel sangue. Tali livelli elevati e cronici possono portare a diversi disturbi e complicazioni, tra le quali infarto, cecità e problemi al sistema circolatorio.

La maggior parte delle persone che sono in questa condizione solitamente utilizzano come trattamento terapeutico iniezioni di insulina per più volte al giorno.
Altri pazienti invece utilizzano una pompa che fornisce in maniera continuativa piccole dosi di insulina, senza il fastidio delle iniezioni.

Girovita troppo ampio, fattore di rischio per il diabete

fitness

Quasi nove persone su 10 non sono consapevoli dei possibili rischi provenienti da un girovita troppo ampio e dal grasso accumulato nell’addome.

Un recente sondaggio su 12.000 cittadini europei ha infatti rilevato che la maggior parte dei partecipanti non era a conoscenza di come l’accumulo di grasso nel ventre sia uno dei segnali più allarmanti della possibilità di contrarre malattie del metabolismo molto gravi, come il diabete di tipo 2.
La casa farmaceutica GlaxoSmithKline, ha recentemente confermato grazie a ricerche interne che il grasso addominale è strettamente legato all’insorgere di malattie cardiache e diabete.

Alcuni cibi da fast food legati al diabete

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Evitando il cibo da fast food può contribuire sensibilmente a ridurre il rischio di diabete di tipo 2.
E’ il risultato di un rapporto comparso su American Journal of Clinical Nutrition, che riporta un recente studio condotto negli Stati Uniti da ricercatori dell’Università di Boston in Massachusetts, che hanno condotto le loro osservazioni su un campione di donne di colore molto ampio, circa 44.000.

Le donne sono state seguite dal 1995, e sono state sottoposte a questionari biennali per monitorare il tipo di alimentazione e l’eventuale sviluppo di diabete.

Caffè e tè salutari contro il diabete

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I bevitori di caffè e di hanno un minor rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 secondo uno studio condotto di recente da ricercatori dell’Università di Sidney in Australia.
La ricerca, pubblicata su Archive of Internal Medicine, si è basata sulla comparazione di ben 18 diversi studi fatti recentemente e che hanno coinvolto un campione davvero notevole di persone, 500.000.

Accorpati i risultati, i ricercatori hanno evidenziato come le persone che bevono da 3 a 4 tazze di caffè o di tè al giorno risultano ridurre di un quinto il rischio di contrarre il diabete mellito, comunemente identificato come diabete di tipo 2.

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