Individuati i marker genetici dell’HIV

Un consorzio di scienziati italiani attivi nel campo della ricerca medico-scientifica inerente la trasmissione del virus dell’HIV, consorzio creato grazie alla collaborazione tra l’Università degli Studi di Parma, l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, l’Università Vita – Salute San Raffaele, l’Azienda Ospedaliera Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia ed il laboratorio di ricerca medica GemibLab di Parma, avrebbe scoperto che il virus dell’HIV, uno dei principali responsabili della diffusione, a livello globale, della Sindrome da Immunodeficienza Acquisita o AIDS, sarebbe in grado di marchiare, in modo indelebile ed indissolubile, ogni singola cellula dell’organismo ospite.

Sviluppato vaccino contro l’AIDS

L’AIDS, principale conseguenza della contrazione, da parte dell’individuo, del virus dell’HIV, è una delle più gravi e diffuse patologie del globo che, ancora oggi, a ben 30 anni dalla sua individuazione, infetta oltre il 60% della popolazione subsahariana, probabile luogo d’origine e, dunque, di maggior diffusione del contagio.

La patologia in questione, dunque, coinvolge gran parte della popolazione mondiale e, per questo motivo, si è sempre cercato, una volta dato il giusto riconoscimento alla malattia, di trovare una soluzione al problema in questione cercando, soprattutto, di elaborare un vaccino che sia efficace al 100%.

INDIVIDUATO IL PUNTO DEBOLE DELL’HIV

Creato il vaccino anti-HIV

Notizie così positive, al giorno d’oggi, se ne sentono davvero poche. Fa piacere, molto piacere, dunque, comunicare a voi tutti, lettori fedeli del nostro blog, quanto segue, ovverosia che, dopo molti anni di ricerche e tentativi falliti, alcuni ricercatori spagnoli sarebbero riusciti a creare un vaccino utile per combattere e fermare l’HIV e, conseguentemente, l’AIDS.

INDIVIDUATO IL PUNTO DEBOLE DELL’HIV

Italiani disinformati sui rischi del sesso

Secondo una ricerca pubblicata a maggio dalla SIGO (Società Italiana di Ginecologia ed Ostetricia) gli italiani in età adolescenziale, insieme ai propri coetanei turchi, sarebbero i giovani europei peggio informati sui rischi correlati all’attività sessuale, specialmente in merito a gravidanze indesiderate e malattie sessualmente trasmissibili.

Direttamente dalla poca conoscenza sul tema, purtroppo, deriverebbe uno dei dati più preoccupanti rilasciati dalla SIGO: 1 italiano su 4, sotto i 19 anni, non avrebbe mai usato alcun tipo di contraccettivo.

Le conseguenze, come si può facilmente intuire, sono delle più catastrofiche, investendo in pieno le questioni delle malattie e delle gravidanze indesiderate di cui parlavamo poc’anzi.

Curare l’herpes con un farmaco per l’AIDS

farmaci

Sembra che poter combattere il virus dell’herpes (sia simplex labiale che genitale) basti utilizzare un farmaco che viene attualmente usato per la cura del virus dell’Hiv.
Il raltegravir che viene commercializzato con il nome di Isentress, sembra avere delle proprietà che aiutano a curare l’herpes.
Con questa scoperta quindi è possibile sviluppare una nuova sostanza che combatta l’intera famiglia dei virus che generano l’herpes.
In più l’impiego di questo farmaco non ha effetti collaterali,in più essendo già sul mercato, e quindi essendo già testato, e poi, conoscendo la proteina che è alla base del virus, è molto più facile combatterlo.

Sindrome di Samo: una malattia curiosa

samo

Abbiamo parlato di fobie e paure e abbiamo trattato dell’avversione al sesso, oggi invece vogliamo approfondire la sindrome di Samo.
La sindrome di Samo è un disturbo che coinvolge la sfera dell’affettività e della sessualità e si presenta come un forte attaccamento da parte di una persona sana verso una partner malato, sviluppando un forte desiderio di avere rapporti sessuali con persone infette, in particolar modo che abbiano malattie sessualmente trasmissibili.
Il nome della malattia ha origine da un’ isola del Mar Egeo in cui, veniva ospitato un lebbrosario che non era isolato dal resto della comunità, tanto che alle persone sane era consentito sposarsi con quelle malate.
Avvenne un fatto però molto particolare di una ragazza che si innamorò di un lebbroso che fece qualsiasi cosa per attaccarle la malattia di modo che potesse morire prima di lui, ma ciò non avvenne perchè la ragazza non si ammalò mai.

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