Statine: efficaci per prevenire un secondo ictus

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Le persone che, dopo aver avuto un ictus, assumono statine, i farmaci per abbassare il livello di colesterolo nel sangue, possono essere meno suscettibili ad un secondo ictus. Sono queste le conclusioni di uno studio pubblicato ultimamente su Neurology.

Non solo ma coloro che prendono statine dopo un ictus hanno meno probabilità di morire entro 10 anni rispetto a quelli che non prendono statine.

Ictus

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L’ictus è riconosciuto come uno dei più alti fattori di mortalità e di invalidità permanente nelle persone adulte che superano il 65° anno di età, sebbene in molti casi può colpire anche persone più giovani.

Esso può essere essenzialmente di due tipi, o causato dalla rottura di un vaso sanguigno nel cervello, caso che occorre nel 10 % dei casi circa, oppure a causa della occlusione parziale o totale dei vasi sanguigni, con conseguente riduzione del flusso sanguigno al cervello. E’ questo il caso più frequente di ictus, circa il 90 % dei casi. Nel primo caso si parlerà di emorragia cerebrale, nel secondo di ischemia.

Gravidanza: errato il consiglio “mangia per due”

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Ci sono diverse prove mediche che confermano il fatto che le donne in gravidanza non dovrebbero ascoltare il famoso, ed errato, consiglio: “Devi mangiare per due”.

Uno studio condotto da Alison Stuebe assistente alla cattedra di Ostetricia e Ginecologia presso l’Università del North Carolina, e pubblicato nella versione online del Journal of Ostetricia and Ginecologia, ha infatti esaminato dati su più di 1300 donne, riscontrando che quelle che avevano immagazzinato calorie in eccesso, per esempio attraverso alimenti come i cibi fritti ed i prodotti lattiero-caseari, hanno avuto maggiori probabilità di superare l’aumento di peso consigliato per le donne che entrano in gravidanza.

Allergie ed asma, cinque utili consigli per l’aria di casa

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Pulizie di primavera? Mentre state pulendo le ragnatele e rassettate i vestiti non dimenticate di prestare attenzione ad un componente essenziale presente nell’ambiente in cui fate pulizia, l’aria che respirate.

In primavera, le persone trascorrono ancora la maggior parte del loro tempo in ambienti chiusi, almeno nel 90% dei casi, e quindi l’aria che c’è in casa è uno dei fattori da tenere in maggior considerazione per coloro che soffrono di allergie o asma.

Memoria e facoltà cognitive al meglio con la vitamina D

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La vitamina D ha un ruolo importante nel mantenere il cervello in buono stato di funzionamento soprattutto in età avanzata.

Questi i risultati di uno studio su oltre 3.000 uomini di otto città europee, in un età compresa tra i 40 ed i 79 anni che ha verificato come coloro che possedevano elevati livelli di vitamina D rispondevano meglio a test sulla memoria e sulle facoltà cognitive.

Marcia atopica: una molecola tra le cause

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Allergie e asma si verificano spesso insieme. Gli studi mostrano che il 50-70% dei bambini con gravi problemi di allergia alla pelle, la dermatite atopica, possono in seguito sviluppare l’asma. E’ quella che con termine medico viene definita come marcia atopica, ovvero il progressivo sensibilizzarsi di diversi organi alle forme allergiche.

Un’equipe della Washington University School of Medicine ha dimostrato che, in esperimenti compiuti su topi, una sostanza prodotta dalla pelle danneggiata ha innescato i sintomi dell’asma.

Mal di denti

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Il mal di denti è forse uno tra i dolori più acuti ed insopportabili che l’uomo possa provare, ed è stato accostato, per la sua intensità, ai dolori del parto ed a quelli delle coliche renali.
E’ comune il terrore che tutti provano all’approssimarsi di questo dolore, perchè chi l’ha provato, anche a distanza di tempo si ricorda della terribile sofferenza provata.

Le cause del mal di denti possono essere molteplici, sebbene in generale il fattore scatenante dei sintomi dolorosi sia la stimolazione delle terminazioni nervose che si trovano intorno al dente ed al suo interno.
Ecco un breve elenco delle cause che possono scatenate questo lancinante e temuto dolore:

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