Non solo ma coloro che prendono statine dopo un ictus hanno meno probabilità di morire entro 10 anni rispetto a quelli che non prendono statine.
Lo studio ha coinvolto 794 persone che hanno avuto un ictus e di cui era disponibile la storia clinica nei 10 anni successivi. I ricercatori hanno analizzato i dati riguardanti il rischio di un secondo attacco nei pazienti osservati e quanti di essi erano ancora in vita dopo 10 anni.
Nel periodo preso in considerazione 112 persone hanno avuto un secondo ictus e 224 persone sono morte. Coloro che hanno assunto statine sono risultati del 35% meno colpiti da un secondo attacco, ed hanno registrato il 57 % in meno di probabilità di morire entro 10 anni rispetto a coloro che non avevano assunto statine.
Solo l’8 % di coloro che avevano preso statine hanno avuto un secondo attacco, rispetto al 16 % del secondo gruppo.
I ricercatori hanno anche analizzato altri fattori di rischio, come alta pressione, il diabete, il fumo ed i problemi cardiaci, ma hanno rilevato che l’assunzione delle statine sono state l’unico fattore direttamente legato ad una riduzione del rischio di un secondo attacco o di decesso.
Tra le spiegazioni il fatto che le statine sono anti-infiammatori ed hanno un effetto anti-ossidante, contribuiscono così a prevenire la coagulazione del sangue e la formazione di placche nelle arterie.