Sintomi pediculosi

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Il pidocchio del cuoio capelluto è un insetto parassita nella cui forma adulta è lungo dai 2 ai 3 millimetri, che infesta testa e collo delle persone nutrendosi di sangue umano che si procura pungendo la pelle. Depone le uova, piccoli globuli bianchi a grappolo, alla base dei capelli, generalmente nella zona posteriore della testa, sulla nuca e dietro le orecchie.
Il pidocchio non vola e non salta, e l’infestazione dunque avviene da persona a persona solo nel caso in cui il parassita si può spostare dai capelli di una persona all’altra.

Come si trasmette la toxoplasmosi

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La toxoplasmosi è una malattia causata da un protozoo parassita, il Toxoplasma gondii. E’ un parassita molto comune nel mondo, ed in alcuni paesi la toxoplasmosi raggiunge percentuali di contagio elevatissime, soprattutto nei climi caldi ed umidi. In molti casi il sistema immunitario è in grado di neutralizzare la presenza del parassita, che quindi resta nel corpo ma non procura danni. Ma ci sono alcune categorie a rischio, in particolare le donne in gravidanza e le persone immunodepresse.

Una nuova frontiera nella cura alla distrofia muscolare

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Una molecola sviluppata recentemente è in grado di neutralizzare il difetto genetico che causa la distrofia muscolare.
Lo studio pubblicato sulla rivista Science, riporta l’esperienza di un equipe di ricercatori della University of Rochester di New York, che hanno effettuato esperimenti su topi da laboratorio affetti da distrofia miotonica.
L’ipotesi alla base della ricerca era che nel caso della distrofia miotonica, caratterizzata dalla incapacità di rilassare i muscoli, l’organismo è sano, salvo alcune proteine che non si comportano nel modo dovuto.

Virus HIV da mamma a bambino attraverso il cibo premasticato

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Un equipe di ricercatori americani ricercatori ha registrato un caso in cui l’HIV è stato trasmesso quasi certamente dalla madre al bambino attraverso cibo pre-masticato.
Lo studio è apparso sulla rivista Pediatrics, e riporta un’esperienza sperimentata al St. Jude Children’s Research Hospital di Memphis, una struttura che si occupa di gravi malattie dell’infanzia, tra le quali i tumori e le infezioni da HIV.
L’inchiesta è iniziata a causa del fatto che una bambina dell’età di 9 mesi, risultata negativa agli esami dell’HIV era stata rimandata all’ospedale in un secondo momento perchè positiva all’infezione.

Quoziente intellettivo dei bambini ed inquinamento ambientale, uno stretto rapporto

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L’esposizione della madre alle sostanze chimiche inquinanti comunemente presenti nell’aria, soprattutto nelle metropoli e nelle grandi città possono influire sul quoziente intellettivo dei bambini.
Gli idrocarburi policiclici aromatici sono le sostanze chimiche più presenti nell’ambiente, immesse dalla combustione di carbone, gasolio, benzina e gas ed anche da altre fonti compreso il tabacco, seppure in misura minore.
Lo studio, condotto dagli scienziati della Columbia University Center for Children’s Environmental Health, comprendeva un campione di bambini nati da donne di origine dominicana, non fumatrici, residenti nei quartieri di Washington Heights, Harlem, e Sud Bronx di New York, con un’età compresa tra 18 e 35 anni.

Sintomi della scabbia

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L’infestazione da scabbia, un piccolo acaro che si insedia nella pelle dove vive e depone le uova, solitamente non si manifesta nel caso che sia la prima volta che la si contrae, se non dopo circa due settimane e fino a due mesi. In questo periodo si è già in grado di trasmettere ad altri l’infestazione, anche in assenza totale o parziale dei sintomi.
Se una persona ha già avuto la scabbia in passato i sintomi si manifestano molto più rapidamente, anche dal primo giorno successivo alla presenza degli acari sulla pelle.
Anche in questo caso si è immediatamente portatori dell’infestazione, che si può debellare solamente quando siano stati trattati con le opportune cure mediche, distruggendoli, sia gli acari che le uova.

Diagnosi influenza suina, come si cura l’influenza A

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In più occasioni abbiamo trattato il problema dell’influenza suina che sta colpendo mezzo mondo. Sempre più spesso l’influenza suina è stata definita con la lettera A perchè fa parte del ceppo A, ma anche perchè molti associavano l’influenza con la carne con il rischio che molti iniziassero a non comprare più la carne suina.

Il virus si è manifestato per la prima volta sui maiali in Messico e il contagio avveniva da maiale a maiale per via aerea, successivamente il contagio è avvenuto da maiale a uomo e nell’ultima fase da uomo a uomo diventando così edipemia.

A seguito di una diffuzione mondiale l’OMS ha affermato che la trasmissione è diventata pandemia.

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