Nuova frontiera nella conservazione dei vaccini

di Redazione

Recentemente un gruppo di ricercatori ha fatto una scoperta che potrebbe rivoluzionare il modo di conservare i vaccini.

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La lotta a determinate malattie, che colpiscono soprattutto i paesi sottosviluppati e le regioni calde del pianeta ha sempre avuto un grosso handicap nel fatto che fino ad oggi i vaccini debbono essere conservati e veicolati in particolari condizioni di temperatura, molto fredda, che permetta a questi di essere utilizzati più a lungo e mantenuti inalterati nella loro efficacia. Recentemente un gruppo di ricercatori ha fatto una scoperta che potrebbe rivoluzionare il modo di conservare i vaccini, permettendo così a questi di essere più a lungo disponibili, ad un basso costo di produzione, e facilmente trasportabili anche in quei luoghi sprovvisti di dispositivi di refrigerazione.

I ricercatori hanno miscelato il vaccino con due zuccheri, saccarosio e trealosio, e l’hanno poi lasciato asciugare lentamente su un supporto di carta assorbente. In questo modo il vaccino si è mantenuto stabile anche ad una temperatura di 45° per più di 6 mesi.

Un successo da diversi punti di vista, non solo perchè è risultato valido su virus vivi, e quindi con più probabilità altrettanto efficace quando il vaccino è realizzato su proteine morte, ma anche perchè la sua realizzazione è decisamente a basso costo. Uno studio ed una sperimentazione che ora saranno testati in Africa, il paese con maggiori problemi nella lotta alle epidemie ed a maggior rischio di infezioni virali.

Nel caso i risultati fossero positivi, entro 5 anni la medicina potrebbe essere in grado di produrre in questo modo i vaccini nell’arco di 5 anni.

La ricerca, apparsa su Science Translational Medicine, finanziata dalla fondazione di Bill e Melinda Gates, da molti anni in prima linea nella lotta alle malattie nei paesi sottosviluppati, e da una equipe di ricercatori provenienti dall’Università di Oxford e dalla Nova Bio-Pharma Technologies.

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