Una doccia fredda per tutti coloro i quali sostengono le teorie del dottor Zamboni come Nicoletta Mantovani, la vedova di Luciano Pavarotti che da anni soffre di sclerosi multipla e si batte affinchè il governo permetta le sperimentazioni su larga scala.
Secondo questo studio infatti non esisterebbe una correlazione tra la patologia autoimmune e l’insufficienza venosa cerebro -spinale cronica, un disturbo che non permette al sangue di defluire all’interno delle vene del collo a causa di un’occlusione.
I recenti studi invece smentirebbero l’alterazione dell’emodinamica venosa cerebrale e quindi le conclusioni della ricerca di Zamboni.
A quanto si evince invece da questi studi, il rapporto tra la CCSVI e la sclerosi è al contrario rispetto a quello ipotizzato dal dottor Zamboni, ossia che la CCSVI sia una conseguenza della sclerosi multipla e non viceversa.
Questo, secondo i ricercatori,vuol dire che sarebbe meglio che i pazienti non si sottoponessero all’intervento chirurgico che ha l’obiettivo di disostruire le vene occluse al fine di influenzare positivamente il decorso della sclerosi multipla.
Quindi i medici parlano di prudenza e di non idealizzare un caso mediatico come questo al fine di dare delle false speranze ai malati.