L’esercizio fisico durante l’allattamento rinforza la densità ossea

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Per le mamme che allattano al seno è consigliabile un esercizio fisico mirato, che sia efficace nell’attivare ed incentivare le attività cardiovascolari e la forza fisica.
Questo perchè si contrasta la normale perdita di densità ossea dovuta ai bassi livelli di calcio nell’organismo, e si riduce, in vecchiaia, il rischio di osteoporosi.
Lo studio che riporta tali considerazioni è stato recentemente pubblicato sulla rivista Medicine Science in Sports & Exercises ed è stato realizzato da ricercatori dell’American College of Sports Medicine, che hanno studiato la densità ossea di 20 donne tra la quarta e la ventesima settimana dopo il parto.

Trovato il legame tra celiachia ed osteoporosi

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Le persone affette da celiachia possono essere più sensibili all’osteoporosi perché il sistema immunitario attacca il loro tessuto osseo. Questa l’inedita scoperta di un gruppo di ricercatori dell’Istituto di Genetica e Medicina Molecolare dell’Università di Edimburgo, pubblicata in uno studio sull’ultimo numero della rivista New England Journal of Medicine.
L’osteoporosi è uno delle conseguenze riconosciute della celiachia, e fino ad oggi si pensava che il motivo di ciò fosse la scarsa capacità dell’organismo di assorbire e sintetizzare il calcio e la vitamina D.

Sintomi colera

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Il colera è un’infezione batterica che, almeno nei paesi sviluppati si verifica sempre più di rado, ma che è ancora presente, in forma epidemica, in molte parti del mondo.
Si tratta di una malattia causata da un batterio, il Vibrio Cholerae.
Si diffonde tramite le feci della persona che ne è affetta, che possono andare a contaminare le acque dei fiumi e del mare, soprattutto in quelle aree dove non c’è un adeguato trattamento delle acque di scarico e di quelle potabili.
Il batterio ha anche la capacità di diffondersi nelle acque di mari e fiumi, e talvolta può essere assorbito dai frutti di mare e dai pesci, che, mangiati crudi, sono uno degli alimenti più a rischio per contrarre l’infezione.

Il caffè non protegge dalla demenza senile

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Il caffè è una di quelle sostanze che alternativamente sono considerate toccasana oppure nocive, e sulla quale le ricerche continuano a dare pareri discordanti.
Per esempio un recente studio condotto da un’equipe medica finlandese dell’Università di Helsinki, e pubblicato recentemente su American Journal of Clinical Nutrition, ha rivelato che, secondo una ricerca approfondita, il caffè non fornisce alcuna protezione allo sviluppo della demenza senile ed al declino delle facoltà mentali.

Trattamento dell’intossicazione da botulino

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Il botulismo può causare il decesso per insufficienza respiratoria causata dalla paralisi progressiva del sistema muscolare. Anche se negli ultimi 50 anni i decessi da intossicazione del batterio del botulino si sono ridotti notevolmente, ancora oggi questo disturbo è particolarmente serio e necessita di cure ospedaliere molto lunghe.
L’insufficienza respiratoria e la paralisi che si verificano con il botulismo possono obbligare il paziente a sottoporsi alla respirazione artificiale, con un’assistenza medica continua ed elevata.

Dieta mediterranea per prevenire la depressione

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La dieta mediterranea, è provato, protegge da malattie cardiache e cancro, e, secondo un nuovo studio realizzato da ricercatori spagnoli dell’Università di Navarra e Las Palmas, ha i suoi effetti benefici anche contro l’insorgere della depressione.
La ricerca, pubblicata Journal of the American Medical Association, si è basata sullo studio, durato quattro anni, di 10.094 adulti sani, sottoposti ad una serie di questionari che rilevavano la loro aderenza alla dieta mediterranea nell’alimentazione.
I partecipanti di sesso maschile, ex fumatori, sposati e più anziani erano coloro che risultavano più aderenti alla dieta mediterranea, erano più attivi fisicamente e capaci di accumulare maggior energia.

Sintomi botulismo

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Il botulismo è una malattia rara ma grave causata da una neurotossina prodotta da un batterio, il Clostridium botulinum che identifica un gruppo di batteri presenti comunemente nel suolo e con cui l’uomo può entrare in contatto assumendone le spore attraverso cibo contaminato o ferite esposte al batterio.
Facoltà del batterio è quella di riuscire svilupparsi meglio in condizioni di scarsa presenza di ossigeno, producendo delle spore che sopravvivono a lungo e si riattivano quando trovano le condizioni ideali per la crescita.
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