Mandometer, perdere peso monitorando come si mangia

mandometer

Un dispositivo basato su una scala computerizzata che può aiutare gli adolescenti in sovrappeso a diminuire di peso mangiando più lentamente.
E’ questo il dispositivo sperimentato da ricercatori britannici, chiamato mandometer, inventato da scienziati dell’Istituto Karolinska di Stoccolma, in Svezia. Si tratta di un apparecchio, sul quale si appoggia il piatto, collegato ad un dispositivo elettronico che pesa il cibo e che valuta la velocità con cui si sta mangiando, comparandola nello stesso tempo con dati medi. Tale meccanismo dovrebbe insegnare alla persona in sovrappeso a rallentare la velocità nell’ingestione del cibo, che favorisce il senso di sazietà.

Spam sui prodotti dimagranti fanno presa sugli adoloescenti

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Un curioso filone di ricerca che ha dato risultati sorprendenti, quello dei ricercatori del Brooklyn College presso la City University di New York. Un questionario proposto a 200 studenti, di cui almeno un terzo con problemi di obesità e sovrappeso, ha scoperto che, tra adolescenti e giovani adulti quasi la metà leggono i messaggi di spam, soprattutto quelli che trattano di rimedi naturali e farmaceutici per perdere peso.
Secondo una recente ricerca condotta da PloS Medicine, il 73% di tutto il traffico via mail consiste di spam, e, di questi, circa un terzo sono messaggi che riguardano la salute e l’aspetto fisico.

Girovita troppo ampio, fattore di rischio per il diabete

fitness

Quasi nove persone su 10 non sono consapevoli dei possibili rischi provenienti da un girovita troppo ampio e dal grasso accumulato nell’addome.

Un recente sondaggio su 12.000 cittadini europei ha infatti rilevato che la maggior parte dei partecipanti non era a conoscenza di come l’accumulo di grasso nel ventre sia uno dei segnali più allarmanti della possibilità di contrarre malattie del metabolismo molto gravi, come il diabete di tipo 2.
La casa farmaceutica GlaxoSmithKline, ha recentemente confermato grazie a ricerche interne che il grasso addominale è strettamente legato all’insorgere di malattie cardiache e diabete.

In vino ed alcool presenti agenti allergenici

allergie

Le persone che soffrono di allergie ed asma, possono patire seriamente, ben più che un normale mal di testa, gli effetti di una bevuta eccessiva di vino e alcoolici, perchè questi possono scatenare una serie di disturbi legati agli agenti allergenici presenti nell’alcool.

E’ quanto sostiene un’importante associazione di allergologi statunitensi della American Academy of Allergy, Asthma & Immunology’s Public Education Committee.

Il latte materno si conserva integro fino a 96 ore

allatamento

Il latte materno può essere conservato in frigo per un massimo di quattro giorni, senza perdere il suo valore nutrizionale e senza permettere lo sviluppo di batteri.
E’ il risultato di un piccolo studio condotto da ricercatori del North Shore University Hospital a Manhasset di New York, che ha voluto investigare approfonditamente sull’integrità del latte materno conservato in questo modo.

In generale, i consigli riguardo alla conservazione del latte materno che genericamente troviamo con una ricerca in rete, danno in media una periodo di conservazione di circa due o tre giorni nel frigorifero, ed idealmente da consumare non oltre questo periodo.

Kava, alternativa agli “energetic drinks”

kava drink

Sulle proprietà della kava i ricercatori non hanno molte informazioni, se non quelle che in questi ultimi anni hanno fatto diventare l’estratto di questa radice un riconosciuto rimedio per combattere gli stati ansiosi, l’insonnia e l’iperattività nei bambini, con evidenti effetti sedativi.

Ora la kava è diventata anche il prodotto di punta di un singolare operazione di marketing commerciale negli Stati Uniti, perchè costituisce la base di una bibita commercializzata da pochi mesi nell’area della Caliornia, e che sembra avere un discreto successo commerciale. La bibita si chiama Mary Jane’s Relaxing Soda, con un chiaro riferimento alla marijuana, di cui però la bibita non presenta tracce.

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