La depressione rende peggiore il dolore fisico

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Un equipe di ricercatori britannici ha osservato, in uno studio di recente pubblicato su Biological Psychiatry, che essere depressi può rendere un dolore fisico peggiore.
Due scuole di pensiero diverse attribuiscono all’associazione tra dolore e depressione due modalità diverse di manifestarsi, per alcuni il dolore risiede principalmente nel cervello, per altri invece il dolore è una sensazione del tutto fisica.
Per capire come il dolore e la depressione potrebbe interagire ed intersecarsi, il team di ricercatori della University of Oxford ha utilizzato l’imaging della materia cerebrale per valutare in che modo il cervello reagisce ad un dolore quando la persona viene indotta a provare emozioni tristi.

Fumo passivo aumenta rischio di problemi mentali

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Se si sa che i fumatori possono soffrire più dei non fumatori di depressione ed altri problemi di salute mentale, oggi, grazie a recenti studi si sa altrettanto che anche coloro esposti al fumo passivo hanno un rischio significativamente superiore di incorrere negli stessi problemi di salute.
Lo ribadisce uno studio, di recente realizzato in Scozia, e pubblicato su Archives of General Psychiatry, che ha seguito, per un periodo di cinque anni, un campione di popolazione decisamente vasto, 5.560 non fumatori e 2.595 fumatori.

Poco sonno associato a depressione negli adolescenti

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Gli studenti delle scuole superiori che si assopiscono in classe non incorrono solo nella giusta riprovazione degli insegnanti, ma rischiano anche qualcosa in più, come di recente ha evidenziato uno studio condotto da ricercatori della Robert Wood Johnson Medical School nel New Jersey.
Scarsità di ore di sonno e depressione vanno infatti a braccetto tra adolescenti e giovani, almeno da quanto osservato nello studio che ha coinvolto 262 ragazzi delle scuole superiori, che risultavano tutti avere risultati bassi in una scala che misurava la probabilità di assopirsi davanti alla TV, leggendo un libro o trascorrendo lunghe ore in automobile.

Sintomi depressione stagionale

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La depressione stagionale, che in inglese viene identificata dall’acronimo SAD (Seasonal Affective Disorder) è una forma di depressione più o meno lieve che colpisce le persone solitamente durante il periodo autunnale ed invernale, anche se talvolta, più di rado, si può manifestare anche durante la stagione estiva.
Nel Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-IV), la depressione stagionale non viene catalogata come disturbo a se ma viene piuttosto definito come un indicatore della presenza di un disturbo bipolare o come una forma di depressione cosiddetta maggiore.

Legame tra allergia stagionale e depressione

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Le allergie stagionali non significano solo tosse, starnuti e prurito, ma potrebbero anche influenzare l’umore. E’ quanto affermano ricercatori della School of Medicine della University of Maryland che hanno di recente presentato i dati di una loro ricerca al meeting annuale della American Psychiatric Association che si tiene in questi giorni a New Orleans.
Depressione ed allergie stanno diventando disturbi molto comuni, hanno affermato i ricercatori in una nota, e sicuramente queste ultime influiscono in maniera sensibile sull’umore ed in generale sulla qualità della vita.
In recenti studi statistici si è rilevato che le particelle di polline fluttuanti nell’aria hanno dei picchi di diffusione in primavera ed in parte anche in autunno, stagioni nelle quali si registra anche un picco nel numero dei suicidi.

Internet: sull’autismo non è una fonte di informazione affidabile

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Con la diffusione di Internet è normale che in molti si rivolgano alla rete per avere informazioni riguardo a trattamenti terapeutici per diverse tipi di disturbi e malattie.
Un recente studio statunitense, presentato di recente al meeting internazionale dell’organizzazione Autism Research, ha voluto verificare se i siti disponibili in rete per quanto riguarda l’autismo fossero in grado di dare risposte valide ed adeguate alla sete di sapere di genitori con figli autistici.
Uno studio del 1999 aveva rilevato come già allora fossero presenti in rete circa 100.000 siti dedicati all’autismo, ed oggi tale numero, sui tre dei principali motori di ricerca utilizzati è aumentato fino a dare 17,4 milioni di risultati.

Depressione post-parto anche per i padri?

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I nuovi padri potrebbero essere, al pari delle madri, affetti da depressione post-parto, anche se in generale tale aspetto viene preso poco in considerazione, o viene del tutto trascurato.
Secondo una ricerca, apparsa di recente sulla rivista Journal of American Medical Association, sarebbero uno su 10, una percentuale che risulta sicuramente inferiore a quanto accade per le donne ma sicuramente di più di quello che fino ad oggi si pensava.
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