Tradimento: è colpa di un gene

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Ci sono molte persone che sembrano non riuscire ad essere fedeli al partner e pare che la colpa sia dovuta al loro corredo cromosomico, in particolar modo ad un gene che è anche stato collegato alla dipendenza da alcol e dal gioco d’azzardo.
Infatti questo fa parte dello stesso sistema recettoriale che implica la sensazione di piacere e ricompensa che porta gli uomini a cadere nella trappola del tradimento e del vortice del gioco d’azzardo e dell’alcolismo cronico.
Questa ricerca, condotta da un gruppo di ricercatori della State University di New York, è apparsa recentemente sul quotidiano inglese Daily Mail in cui si spiega che il gene in questione è responsabile del rilascio di dopamina ossia il neurotrasmettitore che permette la percezione del piacere.

Organizzazione Mondiale della Sanità contro gli additivi contenuti nelle sigarette

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Continua la lotta dell’Organizzazione Mondiale della Sanità contro il fumo che provoca un alto tasso di morti in tutto il mondo ogni anno.

In questo momento l’OSM ha messo al bando gli additivi che le multinazionali del tabacco utilizzano per rendere più invitante il sapore e l’odore delle sigarette, invogliando così i giovani ad incominciare a fumare.
Le sostanze usate per questo scopo sono più di seicento, al punto che le sigarette che sono in commercio oggi contengono una percentuale molto inferiore di tabacco (quasi la metà) rispetto a quelle di cinquantanni fa.
Per riuscire a mascherare l’odore acre e sgradevole del fumo vengono utilizzati additivi al mentolo o al cioccolato, o addiritura al profumo di sciroppo d’acero, vaniglia, ciliegia o sherry.

Alcol pericoloso più del crack

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La rivista Lancet pubblica una ricerca effettuata da David Nutt, l’ex consigliere del governo britannico per la lotta alla droga che dichiara che l’alcol è molto più dannoso dell’ecstasy o della cocaina in relazione proprio al suo impatto negativo nella società attuale.
Il danno complessivo prodotto dagli alcolici è molto superiore a quello dovuto all’uso di crack ed eroina e richiede quindi strategie mirate per combatterlo sul fronte della sanità pubblica.
Si riapre così il dibattito che nel Regno Unito va avanti ormai da anni sul fatto che l’alcol dovrebbe essere annoverato assieme alle sostanze stupefacenti e che debba essere realizzata una campagnia seria contro l’uso di questa sostanza.

Droghe legali in Italia

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Le smart drugs sono le cosiddette droghe intelligenti e prendono anche il nome di nootropi, parola di derivazione greca che significa letteralmente sorveglia mente (nous significa mente e tropein sorvegliare).
Quindi queste sono delle sostanze che aumentano le capacità cognitive in chi le assume aumentando il rilascio di agenti neurochimici come neurotrasmettitori, ormoni ed enzimi e migliorano l’apporto di ossigeno verso il cervello.
Molte di queste sostanze nootrope si trovano all’interno di piante come erbe, fagioli, radici o cortecce e sono in vendita presso gli smart shop che le spacciano come naturali ed innocue.

Efedrina,che cos’è

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L’efedrina è una sostanza che viene estratta dall’Efedra,una pianta utilizzata dai popoli indigeni della zona indo-iraniana a scopi medicinali.
Nella medicina occidentale invece veniva utilizzata in passato per decongestionare le vie nasali e per il trattamento dei sintomi asmatici;oggi però viene utilizzata come stimolante al posto della caffeina da studenti e impiegati con la convinzione che aiuti nella concentrazione.
L’efedrina,aumentando l’attività del sistema nervoso centrale, aiuta le performance sportive;infatti un atleta può beneficiare dell’aumento della temperatura corporea dovuta dall’intensa attività metabolica,e raggiungere performance di alto livello.
Per questa caratteristica,viene utilizzata nelle diete dimagranti soprattutto dalle persone in sovrappeso e dai bodybuilder;il problema però è che è una sostanza molto pericolosa come la cocaina e possono verificarsi dei sintomi che conducono anche alla morte.

Su YouTube la nuova frontiera di spot pro tabacco?

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La pubblicità di sigarette e tabacco è stata da qualche anno bandita sia dalla TV che dalle affissioni pubbliche, ed anche nel mondo del cinema sono sempre di meno le scene che ritraggono gli attori nell’atto di fumare. Sono campagne promosse un po’ in tutto l’occidente industrializzato per ridurre il consumo di tabacco, ritenuto uno dei più pericolosi per la salute pubblica. Ma la necessità per le industrie di tabacco di pubblicizzare i loro prodotti ha trovato, a quanto denuncia un recente studio, una nuova strada per raggiungere i consumatori, soprattutto i giovanissimi: YouTube.

Una sola sigaretta è già nociva per l’organismo

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Fumare un pacchetto e più di sigarette al giorno è sicuramente dannoso per i polmoni. Ma qual’è dunque il numero di sigarette giornaliere che si possono fumare senza provocare danni all’apparato respiratorio ed ai polmoni?
La risposta, secondo una recente ricerca realizzata presso il Weill Cornell Medical College presso l’Università di New York è chiara: nessuna.
I ricercatori hanno reclutato per lo studio 121 volontari sani, i quali sono stati sottoposti all’esame delle urine ed alla broncoscopia, una procedura che prevede il prelievo di tessuto cellulare nel rivestimento delle vie aeree, la prima area a venire a contatto con il fumo.
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