Bere eccessivamente inibisce per qualche tempo le difese immunitarie

birra

In lingua inglese viene definito “binge drinking”, quell’abitudine, diffusa purtroppo, di bere con l’intenzione di ubriacarsi il prima possibile.
In italiano si potrebbe definire come “bere eccessivamente” oppure abusare dell’alcool che forse rende meglio la deliberata scelta di berne in quantità tali da diventare ubriachi.
Come lo si voglia chiamare è comunque un’abitudine evidentemente poco salutare, ed un recente studio statunitense ha rilevato un altro aspetto di nocività che finora non era stato preso in considerazione legato appunto all’abuso di alcoolici.

Fumo, colesterolo ed alta pressione riducono la vita di 10 anni

anziani

Mezza età, di sesso maschile, fumatore e con alta pressione sanguigna ed una dieta ricca di grassi e colesterolo: con queste caratteristiche, si accorciano le prospettive di vita di 10 anni, rispetto a chi ha uno stile di vita più salutare.
Questi risultati sono il frutto di uno studio britannico realizzato in un arco temporale molto lungo, 40 anni, su un campione di 19.000 dipendenti pubblici di età compresa, all’inizio dello studio, tra i 40 ed i 69 anni.
Lo studio, pubblicato sul British Medical Journal, è stato istituito sul finire degli anni ’60, quando in Inghilterra si registrava un picco di malattie vascolari.

Il fumo passivo provoca problemi anche al fegato

fumo

Il fumo passivo, si sa, è responsabile di molti disturbi, tra i quali tumori, malattie cardiache, arteriosclerosi, polmonite, bronchite e asma. E’ per questo motivo che in molti paesi occidentali attualmente sono in vigore leggi che vietano di fumare in locali pubblici, dove alcune categorie, particolarmente a rischio, come bambini ed anziani, potrebbero essere esposti al fumo passivo.
Uno studio recente, pubblicato sul numero di settembre della rivista Journal of Hepatology, punta il dito sull’associazione tra il fumo passivo e un disturbo al fegato, su cui fino ad oggi erano stati compiute poche ricerche.

Astemi e forti bevitori più inclini ad ansia e depressione dei bevitori moderati

bevitori

Astemi e forti bevitori hanno maggiori probabilità di soffrire di depressione e di ansia che i bevitori moderati.
Ricercatori norvegesi e britannici sono giunti a queste conclusioni grazie ad un sondaggio su un campione di 38.000 norvegesi, i risultati del quale sono stati pubblicati sulla rivista Addiction.
Secondo i ricercatori gli astemi sono tali sovente non solo per scelta ma anche perchè impossibilitati a bere, (per esempio perchè sottoposti a cure farmacologiche per le quali il bere è dannoso).

Nuove scoperte sui danni alla salute del bambino dal fumo durante la gravidanza

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E’ noto che nelle donne che fumano in gravidanza aumentano i rischi che il bambino abbia problemi di salute, tra i quali asma infantile, problemi cardiovascolari e minore funzionalità polmonare. Un nuovo studio condotto dai ricercatori statunitensi della Keck School of Medicine della University of Southern California rafforza ulteriormente questo dato di fatto riconosciuto aprendo nuovi spiragli alla comprensione di cosa accade.

Le sigarette nuociono alla percezione del gusto

sigaretta

Sigarette e tabacco continuano ad essere sul banco degli imputati per i tanti problemi che provocano alla nostra salute, ed ogni giorno che passa se ne scoprono di nuovi.
Per esempio la ricerca condotta da un equipe di ricercatori dell’Università di Salonicco, in Grecia, ha fatto il punto su un altro aspetto finora poco preso in considerazione: le sigarette attenuano la capacità di sentire il gusto.

Fumare il narghilè è nocivo quanto se non di più che fumare sigarette

narghilè

Fumare il narghilè, la famosa pipa ad acqua molto comune tra le popolazioni arabe soprattutto dell’Africa settentrionale, è oggi diventata una moda anche tra i giovani occidentali, che si ritrovano in suggestivi locali arredati con gusto esotico per condividere insieme il piacere del fumo del tabacco aromatizzato alla frutta che usualmente viene utilizzato nel narghilè.

Tale fenomeno tuttavia ha destato la curiosità delle autorità britanniche impegnate nel campo della salute, che hanno voluto investigare sulle potenzialità nocive dell’assunzione del tabacco attraverso il narghilè.

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