Caffè e tè salutari contro il diabete

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I bevitori di caffè e di hanno un minor rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 secondo uno studio condotto di recente da ricercatori dell’Università di Sidney in Australia.
La ricerca, pubblicata su Archive of Internal Medicine, si è basata sulla comparazione di ben 18 diversi studi fatti recentemente e che hanno coinvolto un campione davvero notevole di persone, 500.000.

Accorpati i risultati, i ricercatori hanno evidenziato come le persone che bevono da 3 a 4 tazze di caffè o di tè al giorno risultano ridurre di un quinto il rischio di contrarre il diabete mellito, comunemente identificato come diabete di tipo 2.

Cibi grassi compromettono il sistema immunitario

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Nuove prove che gli alimenti grassi sono nocivi per la sapute provengono da una tesi realizzata dalla Sahlgrenska Academy: i topi da laboratorio alimentati con una dieta a base di strutto per un lungo periodo hanno un sistema immunitario più debole e meno efficace nel contrastare i batteri nel sangue.
I topi sono stati nutriti con una dieta a base di strutto, per la quale l’apporto totale delle calorie calorico derivava per il 60% dai grassi. I topi così nutriti sono stati comparati ad altri la cui dieta era povera di grassi, per i quali l’apporto calorico derivava solo per il 10% dai grassi.

Diete iperproteiche efficaci per il peso ma nocive per la circolazione

bistecca

Nuove ricerche scientifiche hanno dimostrato che una dieta ricca di grassi e ad alto contenuto calorico, insieme ad un basso contenuto di carboidrati, diventata in questi ultimi anni popolare con il nome di dieta Atkins, non è assolutamente più efficace di una tradizionale dieta povera di grassi e ricca di carboidrati.
Non solo, ma secondo lo studio realizzato da ricercatori del Royal Victoria Hospital di Belfast, e reso pubblico in occasione di due importanti appuntamenti britannici ed internazionali sui problemi legati alla salute, la National Obesity Week e la Giornata Mondiale del Diabete, la dieta in questione sembra aumentare sensibilmente il rischio di malattie cardiovascolari.

Da sovrappeso e obesità si predicono malattie cardiache

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Dalla misurazione dell’indice di massa corporea e del girovita delle persone in sovrappeso si può, secondo una recente ricerca di scienziati olandesi, prevedere con una certa precisione il rischio di malattie cardiache.

Uno studio ad ampio raggio, quello condotto dall’equipe di ricercatori della Heart Foundation olandese, e pubblicato su European Journal of Cardiovascular Prevention and Rehabilitation, che ha preso in considerazione un cospicuo campione di popolazione, 20.500 tra uomini e donne, cui, dal 1993 al 1997 sono stati registrati sia l’indice di massa corporea che il girovita.

Caffè rimedio naturale contro i tumori alla prostata?

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Il caffè è da sempre al centro di un dibattito molto partecipato tra coloro che ne evidenziano i possibili effetti salutari, e chi invece ne evidenzia soprattutto gli effetti nocivi. Probabilmente, come per molte altre sostanze ed alimenti, anche il caffè presenta per il nostro organismo, dei pro e dei contro. Secondo un recente studio per esempio, i forti consumatori di caffè hanno un rischio inferiore del 60% di tumori aggressivi alla prostata, rispetto ai non consumatori della bevanda.

Il caffè svolge un ruolo determinante su come l’organismo brucia lo zucchero ed anche sui livelli degli ormoni sessuali entrambi collegati all’insorgere dei tumori alla prostata.

Qualche chilo in più associato a minor mortalità negli over 75

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Prima di diventare anziani il grasso in eccesso è un fattore di rischio di malattie e mortalità, ma invece, nelle persone anziane, qualche chilo di troppo potrebbe addirittura avere l’effetto opposto.
E’ quanto affermano in uno studio pubblicato su Journal of the American Geriatrics Society ricercatori canadesi dell’Università di Toronto, che hanno analizzato una corposa mole di dati forniti da un’importante ricerca medico-statistica, la National Health and Nutrition Examination Survey. Condotta tra il 1988 e il 1994 la ricerca ha raccolto una serie di dati significativi come l’indice di mass corporea, la circonferenza della vita e dei fianchi, ed altri indicatori del grasso corporeo di un campione di 4437 uomini e 5166 donne.

Batteri intestinali responsabili dell’obesità?

topo

Negli ultimi 30 anni, l’obesità in bambini ed adulti è diventato un fenomeno sempre più evidente e preoccupante nel mondo sviluppato. Scienziati e ricercatori in cerca di una risposta a questo aumento considerevole del disturbo sono sempre più convinti che si tratti di una malattia complessa e multifattoriale provocata da diverse cause.

Se di queste alcune sono più evidenti, come per esempio troppo cibo o poco esercizio fisico, ci sono molte alti fattori scatenanti che sono da prendere in considerazione, alcuni ancora oggi poco noti.
Negli ultimi anni per esempio si è pensato che alcuni microrganismi possono essere una tra le cause dell’obesità.

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