Calcoli biliari: una moderata quantità d’alcool ne impedisce la formazione

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Bere una moderata quantità di alcol protegge contro lo sviluppo di calcoli biliari, questi i risultati di uno studio condotto da alcuni ricercatori anglosassoni e presentato alla riunione annuale della Digestive Disease Week a Chicago.

La ricerca ha interessato un campione di 25.000 uomini e donne, ed i dati sono stati presi da un importante studio istituito per esaminare il legame tra dieta e cancro in uomini e donne compresi nella fascia di età che va dai 45 anni ai 74 anni di cui è stata presa in considerazione una fascia di persone di età media di 62 anni, per due terzi donne. In particolare è stata confrontata per un periodo di 10 anni l’assunzione di alcool con il rischio di sviluppare calcoli biliari.

Gravidanza: dopo tre mesi molte donne ricominciano a bere e fumare

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Le donne sono piuttosto brave ad evitare l’abuso di sostanze durante la gravidanza, ma un nuovo studio afferma che l’assunzione di alcool, fumo e sostanze stupefacenti in molti casi riprende appena tre mesi dopo la nascita del bambino.

Tuttavia, se risulta che le donne in generale diminuiscono l’uso di alcoolici in gravidanza è anche vero che secondo recenti statistiche siamo ben lontani da risultati soddisfacenti, visto che la media rimane alta, infatti ancora 1 donna su 8 beve durante tutto il periodo della gravidanza.

Tumori: a buon punto la sperimentazione di un vaccino contro i linfomi

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Grandi passi avanti nell’individuazione di vaccini contro lo sviluppo dei tumori, un campo questo che finora non aveva ancora dato grandi risultati, ma che se un giorno dovesse averli rappresenterebbe una rivoluzione copernicana nel trattamento dei tumori.

Secondo i dati di due recenti studi clinici si può stimolare il sistema immunitario ad attaccare le cellule tumorali, ed i benefici di ciò sono stati provati su una serie di pazienti affetti da linfoma e melanoma ad uno stadio avanzato, tumori particolarmente insidiosi e mortali per cui fino ad oggi non sono state trovati trattamenti efficaci.

Tumore ai testicoli: scoperte varianti genetiche che aumentano i fattori di rischio

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Il tumore ai testicoli colpisce soprattutto i giovani di età compresa tra i 20 ed i 44 anni, ed è in costante aumento negli ultimi 40 anni, con circa 1900 nuovi casi all’anno (in Inghilterra) e 7 persone su 100.000 colpite negli Stati Uniti. Si tratta di una forma tumorale che se non trattata può diffondersi ai tessuti circostanti. Attualmente le cure garantiscono una possibilità di guarigione di circa il 95% dei casi.
Alcuni ricercatori hanno per la prima volta trovato i fattori genetici ereditari che aumentano il rischio di cancro ai testicoli.

Tumore al cervello: nuovo farmaco sperimentale dai semi di cotone

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Un farmaco sperimentale derivato dai semi di cotone sembra essere promettente per la cura di uno delle più terribili forme di tumore al cervello, il glioblastoma multiforme, considerato come il più letale tra i tumori cerebrali ed anche uno dei più difficili da curare.

Tumore al colon

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Il cancro al colon viene diagnosticato al rinvenimento di cellule tumorali nel tratto finale dell’intestino, il colon.
E’ uno dei casi di tumore più frequente in occidente, ed è la terza forma tumorale per ordine di importanza dopo il cancro al polmone ed il tumore al seno e negli ultimi anni ha conosciuto un aumento preoccupante, soprattutto a causa delle abitudini alimentari.
Solitamente è molto raro prima dei 40 anni, comparendo sovente intorno al 60° anno di età.

Virus letale scoperto in Africa

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Gli scienziati hanno individuato un nuovo virus letale in Africa, che provoca sanguinamento come il temuto virus Ebola. Il virus, chiamato “Lujo” ha infettato cinque persone in Zambia e Sudafrica nell’autunno scorso. Quattro di loro sono morti, ma un quinto è sopravvissuto, grazie ad un farmaco.
Non è chiaro in che modo si sia scatenata l’infezione, sebbene sembra che il ceppo del virus appartenga ad una famiglia di virus trovati su roditori.
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