Redazione 
Il pompelmo è un frutto particolarmente benefico anche se va usato con cautela perché può interagire con alcuni farmaci. Prima di gustarlo, specie se siete in cura, è necessario che ascoltiate il parere del vostro medico per non incappare in brutte sorprese. Il frullato di pompelmo è un concentrato di energia, gustoso e molto salutare.
Il succo di carote è gustoso e davvero molto salutare. Tante sono infatti le proprietà benefiche di questi ortaggi che non fanno bene solo alla vista, come spesso si tende a pensare. Le carote sono ricche di vitamine e sali minerali, contengono elevate dosi di fosforo e potassio e sono dunque un vero toccasana per l’organismo.
Troppo paracetamolo in gravidanza provoca iperattività nei bambini? E’ quanto afferma uno studio norvegese coordinato da Eivind Ystrom del Norwegian Institute of Public Health all’Università di Oslo. Se assunto in dosi eccessive, questo principio attivo non farebbe dunque bene al feto.
L’aspirina diminuisce il rischio di tumore gastrico? E’ quanto afferma uno studio presentato al congresso della United European Gastroenterology (la 25esima UEG Week) e condotto su 600 mila persone che sottolinea gli effetti benefici di questo farmaco.
La dieta mediterranea sarebbe tra i fattori di rischio dell’ictus. Eppure da sempre questo regime alimentare è considerato uno dei più equilibrati. Non sarebbe così invece ed è Simona Giampaoli, del dipartimento Malattie cardiovascolari, dismetaboliche e dell’invecchiamento dell’Istituto Superiore di Sanità, a spiegare il perché.
La prevenzione del tumore all’ovaie può avvenire con il test Brca, un esame semplice e non invasivo che consente di mettere a fuoco eventuali mutamenti genetici che sono fattori di rischio per questo tipo di cancro. Il tumore alle ovaie è, ancora oggi, uno di quelli che causa un alto tasso di mortalità. Il motivo è che molto spesso si arriva a scoprirlo quando è già in stato avanzato.
Si torna a parlare di marijuana, al centro di un recente studio inglese realizzato dai ricercatori dell’Università di Stanford i quali hanno analizzato il rapporto che sussiste tra il consumo di cannabis e la frequenza dei rapporti sessuali.