Silicosi, che cos’è?

di Redazione

La silicosi una malattia che è causata dall'inalazione prolungata al biossido di silicio sotto forma di cristalli che si trova soprattutto nel quarzo e nel calcedonio

tosse

Tra le malattie polmonari che possono portare alla morte ci sono l’asbestosi, la BPCO, il mesotelioma e la silicosi.
Quest’ultima è una malattia che è causata dall’inalazione prolungata al biossido di silicio sotto forma di cristalli che si trova soprattutto nel quarzo e nel calcedonio; i lavoratori che sono esposti a queste polveri contraggono la malattia nel momento n cui la percentuale della sostanza nell’aria è superiore all’1%.



In questi giorni se ne sente parlare un po’ dappertutto poichè è partita una campagna contro l’acquisto di jeans scoloriti e due case di moda come la Levi -Strauss e Hennes & Mauritz (H&M) ne hanno abolito la produzione all’interno delle loro fabbriche.
Infatti il processo di sabbiatura, che in termine tecnico si chiama sandblasting, viene effettuato con sostanze tossiche che contengono una percentuale pari all’80% di biossido di silicio e quindi, nella maggior parte dei casi letale per chi la inala.
Si è stimato che si può contrarre la malattia informa molto acuta dopo un’esposizione al biossido che va dai sei ai ventiquattro mesi e che in percentuale molto alta, provoca il decesso della persona che ne è venuta contatto.
La silicosi può rimanere latente per molti anni e le manifestazioni della malattia si presentano dopo un lungo periodo dall’esposizione e sono caratterizzate da tosse e difficoltà respiratorie a causa dell’enfisema che è presente all’interno dei polmoni. L’associazione più frequente con questa malattia è la tubercolosi che provoca uno scompenso cardiaco e la successiva morte.

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