Leucemia linfoblastica acuta, tutte le cure

di Redazione

La leucemia linfoblastica acuta va trattata immediatamente, già a partire da pochi giorni dopo la diagnosi, in quanto si tratta di una malattia che può essere molto aggressiva e facile a diffondersi rapidamente nell’organismo. La cura ha diverse fasi e si avvale di più farmaci e terapie, anche con effetti collaterali, ma che sono preziose per arrivare a guarire da questa forma di tumore del sangue.

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Le fasi del trattamento

Come per altre forme di cancro, la cura della leucemia linfoblastica acuta prevede una prima fase di induzione, una di consolidamento ed una di mantenimento.

Induzione

L’obiettivo è di distruggere tutte le cellule leucemiche presenti nel midollo osseo, ripristinare l’equilibrio dei globuli nel sangue e dunque far regredire i sintomi. Probabilmente saranno necessarie anche trasfusioni di sangue per immettere cellule sane in circolo. In questo contesto si sarà più vulnerabili ad infezioni di qualunque tipo. E’ per tali motivi la terapia si esegue in ospedale o in un centro specializzato in quanto è necessario rimanere in un ambiente sterile. A seconda della risposta al trattamento questa fase può durare da 2 settimane a diversi mesi. In alcuni casi si può lasciare l’ospedale e proseguire la terapia a livello ambulatoriale.

Consolidamento

In questo caso si tendono a distruggere tutte le cellule malate diffuse nel sistema nervoso centrale. Il trattamento prevede la ricezione di regolari iniezioni di farmaco chemioterapico. Questo di solito è fatto su base ambulatoriale, il che significa che non sarà necessario rimanere in ospedale durante la notte. Tuttavia, può essere utile un breve soggiorno in una struttura protetta e sterile in caso di ritorno dei sintomi o se si sviluppa un’infezione. Questa fase dura alcuni mesi.

 

Mantenimento

E’ la fase finale che consiste nel prendere dosi regolari di pastiglie di chemioterapia per prevenire recidive della leucemia linfoblastica acuta; di solito non si pratica nel trattamento della leucemia mieloide acuta. Dura circa 2 anni.

 

Chemioterapia

La chemioterapia è la terapia standard per uccidere le cellule leucemiche nel midollo osseo. Anche se alcuni farmaci possono essere assunti in forma di compresse, il più delle volte il chemioterapico per la leucemia si somministra tramite flebo.
Alcuni farmaci per la chemioterapia possono anche essere somministrati direttamente nel liquido cerebrospinale per uccidere le cellule leucemiche che potrebbero essersi propagate al sistema nervoso. Questo si fa utilizzando un ago che viene inserito nella colonna vertebrale, in modo simile a una puntura lombare.
Gli effetti collaterali che si verificano dopo la chemioterapia sono i seguenti:

  • nausea
  • vomito
  • diarrea
  • perdita di appetito
  • ulcere della bocca
  • stanchezza
  • eruzioni cutanee
  • infertilità
  • perdita di capelli

Gli effetti collaterali scompaiono una volta sospeso il trattamento, i capelli riprendono a crescere dopo 3-6 mesi.

 

 

Terapia steroidea

Possono essere somministrati corticosteroidi (in iniezioni o pillole) per contribuire a migliorare l’efficacia della chemioterapia.

Imatinib

Se si soffre di un tipo di leucemia chiamata leucemia linfoblastica acuta cromosoma Philadelphia-positiva, sarà utile anche un medicinale chiamato imatinib. Questo agisce uccidendo le cellule cancerose e bloccando i segnali responsabili del loro proliferare.
Imatinib è assunto per via orale (come una tavoletta). Gli effetti collaterali di imatinib sono generalmente lievi. Includono:

 

  • nausea
  • vomito
  • gonfiore al viso e parte inferiore delle gambe
  • crampi muscolari
  • eruzione cutanea
  • diarrea

 

Radioterapia

La radioterapia comporta l’uso di alte dosi di radiazioni controllata per uccidere le cellule cancerose. Ci sono due ragioni principali per cui la radioterapia è di solito usato per trattare la leucemia acuta:

  • per il trattamento a volte di casi avanzati di leucemia linfoblastica acuta che si sè diffusa al sistema nervoso o al cervello
  • per preparare il corpo per un trapianto di midollo osseo

Gli effetti collaterali possono essere:

 

  • perdita di capelli
  • nausea
  • fatica

Questi tendono a scomparire una volta che il ciclo di radioterapia è terminato, tuttavia la pelle può rimanere sensibile, quindi si sconsiglia l’esposizione al sole o ai lettini solari per i mesi successivi.

Trapiando di cellule staminali nel midollo osseo

In caso di mancata risposta alla chemioterapia si può eseguire un trapianto di midollo osseo o di cellule staminali. Questo ha più successo se il donatore ha un tessuto simile (in genere figlio, genitore, fratello).  Prima del trapianto può essere necessario un trattamento aggressivo con chemioterapia e radioterapia che può debilitare l’organismo.

 

Dasatinib

Dasatinib è un nuovo tipo di farmaco utilizzato per trattare la leucemia linfoblastica acuta positiva per il cromosoma Philadelphia , quando tutti gli altri trattamenti non hanno avuto successo. Non cura la leucemia, ma ne rallenta la crescita alleviando i sintomi ed allungando comunque la vita.

 

 

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Fonte: NSH.UK

 

Foto: Thinkstock

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