Le caratteristiche dei tumori benigni

di Redazione

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Per quanto concerne la classificazione dei tumori, c’è da dire che i tumori benigni sono per antonomasia quei tumori costituiti da cellule che mantengono in parte le loro caratteristiche morfologiche e funzionali, pur esibendo autonomia moltiplicativa. Essi sono caratterizzati da un tipo di sviluppo detto espansivo, perché comprime i tessuti vicini senza distruggerli: i tumori benigni che originano dall’epitelio ghiandolare (adenomi) sono spesso avviluppati da una capsula di tessuto connettivo fibroso che li delimita nettamente dai tessuti confinanti, coi quali assumono un rapporto di contiguità.

Quali sono le caratteristiche dei tumori benigni? Analizziamoli in tutte le loro ‘forme’, così da farci un’idea ben precisa. C’è da analizzare la struttura, ovvero il tessuto neoplastico, la crescita, la velocità di crescita. Inoltre, vi è da verificara la prognosi, la possibilità di metastasi a distanza. Sono solo queste alcune caratteristiche dei tumori, che aiutano nella classificazione tra benigni e maligni.

E’ solo una prima forma di classificazione e questi sono i criteri utili.

Struttura

Il tessuto neoplastico:

  • presenta cellule simili a quelle del tessuto di origine;
  • conserva in gran parte le caratteristiche morfologiche e funzionali del tessuto di origine;
  • è localizzato e facilmente individuabile.

Crescita

Espansiva: il tumore cresce lentamente, è ben delimitato e spesso contenuto in un feltro di fibre reticolari e collagene; si espande comprimendo i tessuti circostanti ma non si infiltra in essi.

  • Velocità di crescita: solitamente lenta.
  • Prognosi normalmente fausta.
  • Raramente sono recidivi.
  • Non provocano metastasi a distanza

Danni all’organismo

Il tumore provoca:

  • ingombro;
  • comprime i tessuti circostanti;
  • la funzionalità dell’organo colpito viene incrementata (iperfunzione) nella maggior parte dei casi.

 

 

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