Stress sul lavoro e salute nelle donne sotto i 50

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Lo stress sul posto di lavoro aumenta il rischio di malattie cardiache nelle donne sotto i 50 anni, secondo quanto osservato da ricercatori danesi del Glostrup University Hospital, che hanno monitorato un campione di più di 12 mila infermiere arruolate all’interno di un vasto studio nazionale, pubblicando i risultati della ricerca sulla rivista Occupational and Environmental Medicine. La ricerca ha voluto affrontare un campo finora rimasto trascurato, perchè gli studi precedenti avevano concentrato le loro attenzioni soprattutto sugli uomini.

Poca consapevolezza sul girovita come fattore di rischio per malattie gravi

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Secondo una recente ricerca la gente non è consapevole dei rischi per la salute che può provocare un girovita eccessivo.
BBCNews riporta infatti che un recente sondaggio, condotto nel Regno Unito su un campione di 2.085 persone ha ottenuto come risultati che il 97% degli intervistati non erano a conoscenza del fatto che l’accumulo di grassi intorno alla vita ed all’addome sia un fattore di rischio riconosciuto per una serie di disturbi e malattie talvolta anche molto gravi, come tumori e diabete.

Cioccolato benefico per il cuore

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Nel periodo di Pasqua si consuma molto cioccolato, e per qualcuno ciò potrebbe essere una fonte di preoccupazione sia per la dieta che per la salute. Eppure di recente uno studio realizzato da ricercatori tedeschi ha evidenziato come il cioccolato potrebbe avere degli effetti salutari e preventivi nei confronti di malattie cardiache.
Secondo lo studio, che ha seguito un campione di popolazione di circa 20.000 unità per circa 8 anni ha osservato che consumare cioccolato (con moderazione) riduce il rischio di infarti o ictus di circa il 40%.
Lo studio, pubblicato di recente sulla rivista European Heart Journal, riprende ricerche già effettuate in passato, ed è il primo ad approfondire gli effetti del cioccolato su un periodo di tempo così lungo.

Vitamina D carente nei bambini

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Secondo un nuovo studio comparso sulla rivista Pediatrics, pochi sono i bambini che attualmente risultano avere la giusta quantità di vitamina D al momento della nascita.
Se fino a qualche anno fa medici e scienziati pensavano che un apporto di vitamina D di 200 UI al giorno fosse più che sufficiente, oggi si pensa invece che tale apporto dovrebbe arrivare alle 400 UI, almeno secondo quanto stabilito dalla American Society of Pediatrics.
La vitamina D rafforza le ossa ed il sistema immunitario e sembra anche avere un ruolo importante nella prevenzione del diabete di tipo I e di malattie cardiache e tumori.

Vitamina D riduce il rischio di malattie cardiache

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Una nuova ricerca suggerisce l’ipotesi che un supplemento di vitamina D potrebbe essere di grande aiuto nel ridurre i fattori di rischio di malattie cardiache in coloro che ne hanno poca.

Lo rivelano i ricercatori del Medical Center Intermountain Heart Institute, nello Utah, che hanno presentato un doppio studio congiunto in merito, che sarà presentato al meeting annuale del College of Cardiology
Una terapia integrativa di vitamina D, ribadiscono gli autori, è già stata indicata per la sua efficacia nella riduzione delle malattie alle ossa ed al rischio di fratture.

Frutta e verdure ricche di potassio, prevengono ictus e malattie cardiache

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Durante l’ultima conferenza della Nutrition American Heart Association, tenutasi a San Francisco, due diversi studi hanno confermato come una dieta salutare sia di grande aiuto nel prevenire e tenere lontani i problemi di salute legati a malattie coronariche ed ictus.
Uno studio condotto da ricercatori italiani dell’Università di Napoli per esempio ha rilevato come mangiare in abbondanza cibi ricchi di potassio per esempio, presente in diverse verdure nelle patate e nelle banane, riduce i rischi di attacchi cardiaci, e di ictus.
La ricerca è stata il frutto di un lungo lavoro di indagine su 10 precedenti studi e ricerche pubblicati sulle riviste mediche dal 1966 al 2009. Studi che, sommando il numero dei pazienti coinvolti, prendevano in esame circa 280.000 adulti e che, nei follow-up successivi, dai cinque ai 19 anni, hanno visto oltre 5500 casi di ictus e 3100 disturbi legati a malattie coronariche.

Esser felici riduce il rischio di malattie cardiache

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Le persone felici sono meno a rischio di attacchi cardiaci e problemi cardiovascolari. Lo rivela una recente ricerca compiuta da scienziati del Columbia’s Center for Behavioral Cardiovascular Health, grazie ad uno studio prospettico di ampie dimensioni compiuto su un campione di 1700 persone, uomini e donne, seguite per un periodo di 10 anni.
All’inizio dello studio, è stato valutato il rischio di problemi cardiaci in ogni paziente, il quale è stato associato al periodico monitoraggio di sintomi e condizioni che, in base ad una scala approntata dai ricercatori, valutasse il grado di felicità di questi. Tra le condizioni monitorate la rabbia, la depressione, sentimenti di ostilità e di malessere e l’espressione di stati d’animo ed emozioni “positive”: gioia, felicità, eccitazione, entusiasmo e soddisfazione.
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