
Uno studio condotto da ricercatori italiani dell’Università di Napoli per esempio ha rilevato come mangiare in abbondanza cibi ricchi di potassio per esempio, presente in diverse verdure nelle patate e nelle banane, riduce i rischi di attacchi cardiaci, e di ictus.
La ricerca è stata il frutto di un lungo lavoro di indagine su 10 precedenti studi e ricerche pubblicati sulle riviste mediche dal 1966 al 2009. Studi che, sommando il numero dei pazienti coinvolti, prendevano in esame circa 280.000 adulti e che, nei follow-up successivi, dai cinque ai 19 anni, hanno visto oltre 5500 casi di ictus e 3100 disturbi legati a malattie coronariche.
Valutando i dati i ricercatori hanno stabilito che, tra i consumatori di alte quantità di potassio il rischio di ictus è ridotto del 19% circa, mentre il rischio di malattie coronariche si riduce di più dell’8%.
Risultati che sono in sintonia con quelli rilevati da un contemporaneo studio condotto da ricercatori olandesi della Wageningen University e presentato durante la stessa conferenza, che ha invece rilevato come diete ricche di frutta e verdura sono altamente valide per ridurre i rischi di ictus.
La ricerca olandese che ha coinvolto 20.000 uomini e donne di età compresa tra 20 e 65 anni, sani all’inizio dello studio, ha osservato come al follow-up dopo 10 anni si sono verificati attacchi di ictus su 233 pazienti.
Una volta presi in considerazione i vari fattori di rischio compresenti, i ricercatori olandesi hanno stabilito che coloro che comprendono nella propria alimentazione un grande apporto di frutta e verdura crude hanno un rischio ridotto di ictus di quasi il 36%.
Interessante notare che i ricercatori olandesi non hanno riscontrato alcuna associazione tra ictus ed apporto nutritivo di frutta e verdura nel caso di assunzione bassa o elevata di frutta e verdura lavorata industrialmente.
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