L’ipertensione è una malattia silente, estremamente pericolosa e altamente diffusa. Si stima che entro il 2025 ne soffriranno più di 1,56 miliardi di individui nel mondo. Scopriamone insieme le cause più comuni, i sintomi e le possibilità di cure.

L’ipertensione è una malattia silente, estremamente pericolosa e altamente diffusa. Si stima che entro il 2025 ne soffriranno più di 1,56 miliardi di individui nel mondo. Scopriamone insieme le cause più comuni, i sintomi e le possibilità di cure.

L’ipertensione polmonare è una patologia difficile da diagnosticare in anticipo perché non si evidenzia da esami di riìoutine e perché nella sua fase iniziale non presenta sintomi di rilievo. Anche quando i segnali di allarme arrivano però, questi sono comuni ad altre malattie cardiache e polmonari, quindi l’iter per la diagnosi può essere lungo.

L’ipertensione polmonare è un tipo di ipertensione (ovvero di pressione alta) che colpisce specificatamente le arterie polmonari ed il lato destro del cuore. Si sviluppa in seguito ad un restringimento delle stesse o dei capillari afferenti, a causa di ostruzione o altro. Ciò rende più difficile per il sangue fluire attraverso i polmoni, e aumenta la pressione locale, cosa che provoca un iperlavoro del ventricolo destro. Il tutto conduce nel tempo ad un indebolimento del cuore e della sua funzionalità, fino a mettere a rischio la vita. Ecco cosa occorre sapere.

La pressione alta (o ipertensione) è una patologia molto più comune di quanto si creda. Alcune stime parlano di almeno il 30% della popolazione adulta, ma è probabilmente un dato in difetto in quanto tale condizione difficilmente presenta sintomi e quindi in molti ne soffrono senza saperlo. Per lo più il problema è diffuso tra gli over 60, si comincia a sviluppare dopo i 50 anni, ma anche i giovanissimi possono esserne colpiti. Non bisogna mai abbassare la guardia. Ecco dunque cosa fare.

Cos’è la sindrome metabolica? Con questo termine si intende un insieme di condizioni che aumentano il rischio di malattie cardiache, ictus e diabete: si ha la sindrome metabolica quando si hanno pressione alta, glicemia alta, ipercolesterolemia ed obesità oppure una circonferenza addominale eccessiva se pur magri o tendenzialmente tali. Avere una sola di queste condizioni rappresenta un fattore di rischio per le malattie sopracitate, averne più di una contemporaneamente aumenta progressivamente il pericolo. Per tali motivi è importante conoscere e non sottovalutare tale sindrome.
Sale: un gusto in più che può costare caro alla salute: indurisce le arterie e favorisce l’ipertensione. Basterebbero questi due aspetti per tenersi lontani dagli eccessi di sodio, eppure troppo spesso la mano cede sui condimenti ed ancor più di frequente amiamo mangiare alimenti ricchi di sodio (ovvero di sale) di loro natura, senza cioè che lo aggiungiamo noi a mano. Il sodio è altresì prezioso per il nostro equilibrio organico, ma nei giusti dosaggi che gli esperti dicono non dovrebbero superare i 2300 milligrammi al giorno: ne basterebbero 1500! Se si è deciso migliorare in tal senso la propria dieta quotidiana è importante stare lontani anche dagli alimenti ricchi di sodio e non solo dalla saliera. Ecco qualche esempio di cibi consumati comunemente e le dosi di sodio contenute.
L’aglio è un super food? Si dice da sempre che abbia numerose proprietà, che sia un ottimo afrodisiaco, ideale contro l’ipertensione, efficace nei confronti del raffreddore, dei vermi e del colesterolo alto. Ma cosa c’è di vero in tutto ciò? Dove finisce la credenza popolare ed inizia la conferma scientifica? Senza contare che se sembra tenere lontani i vampiri!