Pressione alta, valori e cosa fare

di Redazione

La pressione alta (o ipertensione) è una patologia molto più comune di quanto si creda. Alcune stime parlano di almeno il 30% della popolazione adulta, ma è probabilmente un dato in difetto in quanto tale condizione difficilmente presenta sintomi e quindi in molti ne soffrono senza saperlo. Per lo più il problema è diffuso tra gli over 60, si comincia a sviluppare dopo i 50 anni, ma anche i giovanissimi possono esserne colpiti. Non bisogna mai abbassare la guardia. Ecco dunque cosa fare.

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Controllare con regolarità la pressione arteriosa

La pressione alta è spesso definita come un “killer silenzioso” e l’unico modo per sapere se se ne soffre è quello di tenerla sotto controllo con semplici misurazioni. Basta andare dal proprio medico curante, in farmacia o anche a casa. Oggi esistono e sono efficaci anche semplici strumentazioni elettroniche per la misurazione della pressione. In caso si evidenzi tra una misurazione e l’altra un aumento dello standard o si evidenzino livelli troppo alti occorre rivolgersi al medico curante o direttamente ad un cardiologo per fare esami più approfonditi, il primo dei quali in genere è l’applicazione di un dispositivo Holter per 24 ore almeno: in pratica si tratta di un misuratore di pressione indossabile per le ore necessarie, che registra su un dispositivo la pressione del paziente ad intervalli precisi di tempo.

 

I valori giusti

La pressione arteriosa è considerata normale quando il valore sistolico (la massima) è inferiore a 140 mmHg e quello diastolico (la minima) è inferiore a 90 mmHg. Sostanzialmente però i valori migliori per evitare rischi sono considerati quelli inferiori a 120/80 mmHg, standard e normali quelli che oscillano tra i 120-129/80-84 mmHg, mentre quelli che in media si attestano tra i 130-139/85-89  mmHg sono considerati ancora nella norma ma alti e dunque con la necessità di un monitoraggio più attento e costante.

Come abbassare la pressione alta

La pressione alta aumenta il rischio di avere un attacco di cuore o ictus, ma ci sono cose che si possono fare per abbassarla o tenerla sotto controllo, oltre che con i farmaci eventualmente prescritti dal medico, con semplici accorgimenti e modifiche nello stile di vita.

  1. Esercizio fisico. Fare almeno 30 minuti di esercizio fisico ogni giorno è estremamente utile. Non è necessario fare chissà cosa: basta camminare, ballare, andare in bici, dipende dai propri interessi e dallo stato di benessere generale.
  2. La dieta. Una dieta sana e bilanciata è necessaria anche per perdere peso. Il sovrappeso è un ulteriore fattore di rischio per le malattie cardiovascolari. Una prticolare attenzione va posta nelll’assunzione dei grassi saturi e del sale. Gli esperti avvertono che non bisognerebbe mangiare più di 6 g di sale al giorno (molti alimenti come i cibi in scatola, icereali per la colazione, il pane, eccetera contengono sale aggiunto).
  3. Limitare il consumo di alcol. Per ridurre i rischi per la salute non bisognerebbe bere più di 14 unità settimanali di alcol: una unità corrisponde ad mezza pinta di birra o ad un bicchiere di vino da 125 ml.
  4. Evitare il fumo: anche se questo non è direttamente responsabile di un aumento della pressione sanguigna, rappresenta un rischio maggiore di incappare in malattie cardiovascolari.
  5. In caso di necessità di farmaci, è opportuno non sospenderne mai l’assunzione prima di averne parlato con il proprio medico.

 

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Fonte: NhS.uk

Foto: Thinkstock

 

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