Italiani disinformati sui rischi del sesso

Secondo una ricerca pubblicata a maggio dalla SIGO (Società Italiana di Ginecologia ed Ostetricia) gli italiani in età adolescenziale, insieme ai propri coetanei turchi, sarebbero i giovani europei peggio informati sui rischi correlati all’attività sessuale, specialmente in merito a gravidanze indesiderate e malattie sessualmente trasmissibili.

Direttamente dalla poca conoscenza sul tema, purtroppo, deriverebbe uno dei dati più preoccupanti rilasciati dalla SIGO: 1 italiano su 4, sotto i 19 anni, non avrebbe mai usato alcun tipo di contraccettivo.

Le conseguenze, come si può facilmente intuire, sono delle più catastrofiche, investendo in pieno le questioni delle malattie e delle gravidanze indesiderate di cui parlavamo poc’anzi.

E’ importante affrontare il discorso della sessualità con i figli

famiglia

Ancora oggi parlare di sesso in famiglia resta un tabù per molte persone ed è difficile riuscire ad impostare un discorso per riuscire a spiegare ai propri figli l’uso dei contraccettivi, come ad esempio l’uso del preservativo e della pillola anticonzezionale.
Il problema fondamentale è l’imbarazzo sia da parte dei gentori che da parte die figli ad affrontare l’argomento, poichè nella maggior parte dei casi, viene considerato come un argomento che non va assolutmante toccato in famiglia per rispetto ed educazione.
Sarebbe invece molto importante anticipare il discorso sulla sessualità con i figli adolescenti proprio per evitare rischi di gravidanze indesiderate o, peggio ancora di contrarre malattie sessualmente trasmissibili come, nella peggiore dele ipotesi il virus dell’Hiv.

XXIII giornata mondiale contro l’AIDS

logo aids

Oggi 1 dicembre 2010 si celebra in tutto il mondo la XXIII giornata mondiale contro l’AIDS e, per l’occasione, i rappresentanti delle persone sieropositive hanno voluto presentare al Governo ed a tutti gli organi politici un documento che descrive i problemi più urgenti che l’Italia si trova ad affrontare per contrastare il diffondersi del virus dell’Hiv.
Intanto si stanno sperimentando nuove strategie di lotta contro l’ AIDS come ad esempio l’inserimento di un gene all’interno dei muscoli che stimoli la produzione di anticorpi, o un gel vaginale che è stato testato con successo in Africa.

Il virus dell’HIV si sviluppa in maniera differente nel liquido seminale

aids

Il virus dell’HIV-1, uno dei due ceppi in cui si divide il virus che provoca la sindrome da immunodeficienza acquisita, risulta differire nel sangue rispetto che nel liquido seminale.
Lo hanno osservato equipe congiunte di ricercatori dell’Università della North Carolina, dell’Edward Jenner Institute for Vaccine Research e del Baylor Pediatric Center of Excellence del Malawi.
I ricercatori hanno voluto approfondire ancora più a fondo i processi attraverso i quali il virus dell’HIV viene trasmesso confrontando un gene che codifica una delle principali proteine presenti sulla superficie esterna del virus, sia nel sangue che nello sperma.

Gel vaginale contro l’HIV testato con successo in Africa

africa

Un gel vaginale si è dimostrato particolarmente efficace nel contenere i contagi da HIV in un recente esperimento condotto in Sud Africa.
Il gel, contenente un farmaco anti AIDS, tenofovir, avrebbe ridotto del 50% le infezioni di HIV il primo anno ed il 39% dopo due anni e mezzo nel gruppo di 889 donne sottoposte all’utilizzo nella città di Durban ed in un villaggio rurale dove è stato testato.
Risultati che, se saranno confermati da ulteriori sperimentazioni rappresentano il primo successo di questo genere, in un campo che finora ha visto fallire analoghe sperimentazioni.

In riduzione i nuovi contagi di HIV in Africa

bimbo africano

In un recente rapporto, l’UNAIDS afferma che l’incidenza di HIV in Africa è diminuita fino al 25% tra i giovani compresi tra i 14 ed i 25 anni, a causa di sostanziali modifiche del comportamento sessuale.
Secondo il rapporto un risultato causato in gran parte dalle campagne di prevenzione contro l’AIDS.
dice che è in risposta alle campagne di prevenzione dell’Aids.
Tuttavia il panorama non è così roseo, secondo invece quanto riporta l’ONU, che rivela come in alcuni paese si stia invece assistendo ad un aumento dei casi, come in Uganda.

Infezione HIV, l’uomo più a rischio se la donna è in gravidanza

bimbi africani

Uno studio effettuato in Africa su un campione di più di 3.000 coppie ha verificato che quando la donna è in gravidanza ci sono molti più rischi per lei, ma anche per il partner maschile, di contrarre il virus dell’HIV.
Una ricerca condotta in alcuni degli stati più poveri e sottosviluppati, Botswana, Kenya, Ruanda, Sud Africa, Tanzania, Uganda e Zambia, e che ha preso in considerazione quelle coppie nelle quali uno dei due partner era affetto da HIV mentre l’altro no.
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