L’influenza suina causa più decessi tra gli anziani

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Uno studio sull’influenza H1N1 in Messico ha rilevato che se i bambini e le persone di età inferiore ai 40 anni hanno più probabilità di ammalarsi, è tra gli anziani che si verifica il più alto tasso di mortalità.
La ricerca, pubblicata on-line sulla rivista The Lancet, riporta l’analisi delle cartelle cliniche dei pazienti ricoverati negli ospedali messicani rilevate dal Mexican Institute for Social Security tra il 28 aprile ed il 31 luglio di quest’anno.

Nuovi studi sull’influenza suina

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Dagli Stati Uniti, che sembrano attualmente essere tra i paesi più colpiti dall’influenza suina, arrivano due nuovi studi che riguardano la pandemia. Il primo dei due riguarda la scoperta di un caso in cui il virus H1N1 resistente ad un farmaco si è trasmesso da persona a persona, il secondo studio riguarda invece la scoperta che nei bambini il virus si diffonde anche dopo due settimane dopo l’insorgere dei primi sintomi, anche se per ora non si sa ancora se tale diffusione sia significativamente contagiosa o meno.

L’influenza suina colpisce in particolar modo bambini e giovani

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I funzionari della sanità degli Stati Uniti hanno confermato in questi giorni un’ulteriore voce diffusa riguardo all’influenza suina: essa colpisce in particolar modo la popolazione giovanile.
Durante il periodo intercorso tra aprile e luglio, quando i primi casi di influenza suina sono stati registrati negli USA, i tassi di infezione più alti hanno interessato i bambini ed i giovani tra i 5 ed i 14 anni, risultati più vulnerabili al virus in percentuali 14 volte maggiori che gli adulti sopra i 60 anni.
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